Condividi l'articolo

NAPOLI – E’ passato meno di un mese dall’inizio della scuola, i tornei giovanili si apprestano a ripartire, il Sudafrica sconta le conseguenze che il mondiale ospitato fra giugno e luglio ha lasciato a livello socio-economico, Berlusconi viene inquisito in 3 processi piuttosto lunghi che lo riguardano dalla magistratura italiana (capi d’imputazione della portata di induzione alla prostituzione, concussione e corruzione), stanno per concludersi le ultime riprese della serie tv RAI “La nuova squadra” ambientate a Napoli.

Proprio Napoli sembra essere la città che, all’inizio del 2° decennio del nuovo millennio, appare rinata più di tutte sotto ogni aspetto…si sente una strana aria che circola ovunque come negli anni ’80, quando il capoluogo campano riuscì a risollevarsi dopo tempi terribili ritrovando la spensieratezza anche a livello calcistico, prima che politico ed economico: per la 6° giornata di campionato, assieme all’eterna Inter-Juventus nel posticipo domenicale, troviamo una gara che sa molto di Europa come Fiorentina-Palermo e, soprattutto, una gran parte della ribalta è occupata da Napoli-Roma…stiamo parlando di una sfida che fece la storia del calcio italiano proprio negli anni ’80 e che si è tornata a giocare in massima lega da 3 annate (dopo il doppio trionfo romano negli ottavi di coppa nazionale 2005/06: 0-3 fuori e 2-1 in casa per un computo totale di 5-1) con un bilancio nettamente a favore dei giallorossi: 3 vittorie (2 in Campania e l’ultima nel Lazio) sommate a 3 pareggi (stesso ritmo: le prime 2 a Napoli e l’ultima a Roma) a fronte di 14 reti segnate contro le 7 incassate. Sulla carta non ci sarebbe partita neanche stavolta, anche se il Napoli è a 8 punti mentre la Roma sta a 5: in settimana i partenopei hanno pareggiato 3-3 al 7° minuto di recupero nella tana della Steaua Bucarest dopo essere stati sotto 3-0 al 16° (3-2 all’intervallo) nella 2° giornata dei gironi di Europa League andati in scena il giovedì sera mentre i capitolini hanno conquistato, il martedì antecedente, la loro 1° vittoria stagionale nei gruppi di Champions League battendo il Cluj 2-1 (sfida assai complicata e in cui rumeni hanno colpito 1 palo e 1 traversa non demeritando affatto)…la situazione in classifica ci parla di un team azzurro che a Fuorigrotta non ha ancora vinto (1 pari per 2-2 con il Bari e 1 batosta di 1-3 in rimonta con il Chievo) anche se in trasferta ha dato il meglio di sè (1-1 a Firenze, 1-2 a Genova con la Sampdoria, 1-4 a Cesena: 3 risultati ribaltati fruttanti il 99% del bottino attuale); i romanisti, da parte loro, hanno avuto un avvio da incubo malgrado un calendario assai favorevole: 0-0 con il Cesena (neopromosso alla 1° gara di massima lega in seguito alla retrocessione del 1990/91) e 2-2 con il Bologna nella capitale, 5-1 a Cagliari e 2-1 a Brescia (altra gara con una neopromossa…con una direzione di gara da parte dell’arbitro Russo, della sezione di Nola, a dir poco indecente e che sta ancora costando molto dal punto di vista delle defezioni agli ospiti) pure se con la consolazione di aver battuto 1-0 l’Inter fra le mura amiche 7 giorni addietro.

I 50000 del “San Paolo”, fra cui solo 27 romanisti, isolati e blindati nel loro settore sotto un’apposita rete dedita ad evitare scontri o lanci di oggetti…, vogliono i primi 3 punti casalinghi: l’atmosfera è quella delle grandi occasioni, tutte e 2 vogliono misurarsi con le pretendenti allo scudetto oltre che alle coppe, e anche i presidenti De Laurentiis con Rosella Sensi si presentano in tribuna con anticipo per presenziare a quella che, malgrado la rude rivalità ormai chiara a tutti, resta una grande sfida per storia, folklore, tradizione, passionalità; i tecnici sono fra i più quotati della Serie A: Mazzarri (confermato dall’anno scorso), che ha vinto il ricorso in seguito all’espulsione comminatagli dall’arbitro pugliese Damato durante la trasferta cesenate (gli avrebbe impedito di sedersi in panchina se fosse stata confermata), e Ranieri, il quale (arrivato a settembre 2009) ha saputo ricostruire dalle macerie una squadra con ottimi mezzi più di quanto non abbia fatto il suo avversario di giornata…non a caso l’anno trascorso Napoli-Roma è stato l’asse che ha totalizzato più risultati in rimonta e negli ultimi scampoli: 25 in 2 (12 per i primi e 13 per i secondi).

Se da un lato vediamo una formazione, quella partenopea, che può schierare tutti i suoi migliori attraverso il 3-4-2-1 consolidato (poi 4-3-3 nel recupero) senza defezioni neanche in panca (escluso l’infortunato Cribari)

[De Sanctis;

Campagnaro (90°+3 Sosa)-P.Cannavaro (cap.)-Aronica;

Maggio-Pazienza-Gargano (71° Yebda)-Dossena (80° Zuniga);

Hamsik-Lavezzi;

Cavani]

dall’altra troviamo un club romano piuttosto rimaneggiato causa la mancanza del portiere titolare Julio Sergio (infortunato al ginocchio sinistro con un’entrata terribile da parte di Eder, a cui non verrà neanche sanzionata l’irregolarità: l’estremo difensore brasiliano dovrà stare fuori almeno 4 settimane…), degli stopper Mexes (espulso a Brescia per un rigore, ancora su Eder, rivelatosi, ad occhio nudo e senza moviole, inesistente, oltre che fuori area, con condanna a 2 giornate di squalifica se si sommano le frasi ingiuriose dette all’uscita dal terreno di gioco contro il quartetto arbitrale)/Loria, della coppia di laterali a centrocampo Taddei-Perrotta (ammonito da diffidato la settimana addietro), dei mediani Simplicio/Greco, degli attaccanti di riserva Adriano (ancora fuori forma per il biennio passato in Brasile)-Okaka…una situazione che costringe il tecnico dei romani a dover rivedere parecchie scelte del suo 4-4-1-1 (rimasto tale in corso d’opera pur con scarsi risultati), soprattutto riepilogando i degenti

[Lobont;

Cassetti-Burdisso-Juan-Riise;

Cicinho (73° Rosi)-De Rossi-Pizarro-Menez (46° Brighi);

Totti (cap.)

Borriello (67° Vucinic)].

Solo 3 i nazionali italiani presenti: De Sanctis/Maggio e De Rossi mentre capitan Totti è già fuori dal giro da 5 anni…ben 2 gli argentini, Campagnaro/Lavezzi da aggiungere a Burdisso, che andranno a fare la Copa America in casa loro pronti a misurarsi con l’asse uruguayana Gargano-Cavani, con il brasiliano Juan (Cicinho non è stato più cercato da dopo il mondiale 2006), il colombiano Zuniga intanto che Pizarro ha dato l’addio al Cile nel 2009…l’unico africano degno di nota è l’algerino Yebda e, infine, le stelle del nostro continente destinate a brillare sono solo il capitano slovacco Hamsik oltre al portiere rumeno Lobont, il terzino norvegese Riise, il francese Menez, il montenegrino Vucinic: tanta forma, ma non la stessa sostanza se facciamo un rapporto numerico fra effettivi e caratura delle nazionali.

Appena si comincia diviene chiaro che l’iniziativa sarà tutta dei padroni di casa: Lavezzi è scatenato e sfida Juan in contropiede concludendo di mancino a rientrare fra le braccia di Lobont mentre Dossena, poco dopo, si vede parare il tiro-cross dalla sinistra accorgendosi solo dopo di essere in fuorigioco; gli ospiti riescono, malgrado tutto, a rimanere compatti fra le linee e a concedere solo un’altra palla buona ad Hamsik (azione nata da un evidente fallo di Campagnaro su Menez da cui il francese uscirà malconcio al punto da chiedere il cambio nell’intervallo), sempre dalla parte di Riise ma con Lobont ancora pronto, prima che Totti, affrontato brutalmente dal suo marcatore a uomo Pazienza (ammonito al 23° e graziato in almeno 1/2 situazioni in cui poteva andare fuori già nella 1° frazione parlando pure di proteste reiterate nonchè espresse in modo decisamente sbagliato) per tutta la sfida, riesca a mettere Borriello davanti alla porta al punto da costringere Aronica a immolarsi per la causa in recupero riuscendo ad anticipare il centravanti e guadagnando pure il fallo; sarebbe troppo facile se Hamsik riuscisse a trasformare il bellissimo traversone del “pocho” appena passata la mezz’ora, ma ancora l’estremo difensore degli ospiti riesce a sventare in uscita bassa al limite dell’area piccola…gli ultimi minuti vedono una Roma rediviva e che cerca di mettere in difficoltà i nemici per quanto possibile: su punizione di Totti battuta in mezzo Borriello riesce a incornare bene di testa ma la deviazione decisiva di capitan Cannavaro permette a De Sanctis di sventare la minaccia pur costringendo il portiere ad un colpo di reni visto l’improvviso cambio di direzione della sfera e allo scoccare del 45°, intanto che si susseguono i gol sugli altri 5 campi, lo stesso Cannavaro finisce nel mirino delle moviole dopo un presunto atterramento ai danni di Borriello nella zona di rigore pure se il direttore di gara Tagliavento (con cui i capitolini non perdevano da 2 stagioni) neanche ferma il gioco.

Alla ripresa, nonostante l’innesto di Brighi per Menez a compattare la zona nevralgica degli uomini di Ranieri, diventa chiaro che il vantaggio del Napoli è solo questione di tempo è che la Roma sta perdendo le distanze: a parte un tiro di De Rossi al volo stoppato ancora di Aronica, le occasioni migliori sono tutte di marca campana…Cavani in contropiede si vede respingere il tiro da Lobont, Lavezzi (beccatosi il giallo per proteste), all’ennesima accelerazione bruciante che lascia sul posto prima Pizarro e poi Cassetti (il 1° ammonito al 48° proprio per fermare l’argentino e il 2° al 61° per stoppare l’ennesima ripartenza), crossa basso troppo verso la porta permettendo a Lobont ancora di bloccare e Hamsik si vede murare il destro sul primo palo da un recupero in scivolata prodigioso di Juan in seguito ad una palla sanguinosa persa al limite dell’area proprio dallo stopper carioca; intanto che i cartellini fioccano pure per i napoletani tipo Gargano (autore di una contesa fin troppo maschia con De Rossi), Vucinic rimpiazza Borriello ma non fa in tempo a prendere confidenza con i compagni che al 72° arriva la svolta: Lavezzi, scalciato ancora da Cassetti (che rischierà spesso di farsi buttare fuori), inventa un lancio lungo millimetrico sulla linea del fallo laterale ad indirizzo di Dossena, che scappa sulla sinistra in modo da bruciare tutti con l’ennesimo cross rasoterra in mezzo alla retroguardia avversa…i 4 difensori romanisti si schiacciano tutti verso la porta inseguendo Cavani con Maggio, De Rossi non accorcia su Hamsik e gli permette di arrivare solo sul dischetto del rigore per impattare di piatto destro al volo riuscendo a fare 1-0 (4° timbro contro Totti&Co. attraverso la perfetta media di 1 all’anno dal ritorno in massima serie) malgrado Lobont ci fosse arrivato pure stavolta ma non abbastanza efficacemente da spingere la palla sul fondo (se la farà passare sotto lo stomaco mandandola a fil di palo); Yebda entra per evitare che Gargano si faccia espellere e Rosi subentra al posto dell’insignificante Cicinho (totalmente annullato da Dossena) ma la reazione dei romani consta solo in un tiraccio di Vucinic stoppato da Campagnaro per De Sanctis su azione iniziata da uno scambio proprio Totti-Rosi, su cui il giovane esterno verrà falciato in area dal già ammonito Aronica ma, essendosi già liberato della palla, non si rileveranno gli estremi per il penalty; è arrivato, ormai, l’83° rintocco e, appena dopo l’entrata di Zuniga a sostituire l’esausto Dossena, si chiude il conto: la Roma cerca di uscire palla al piede dalle retrovie con una triangolazione Riise-Brighi-Riise ma Maggio, nel pressare, scalcia da dietro Brighi facendo carambolare l’azione verso Yebda, il quale verticalizza per l’accorrente Campagnaro e, a quel punto, fra il disappunto dei giallorossi richiedenti il fischio del direttore di gara, il terzino mette in mezzo l’ennesima sfera da contendere fra tutti i presenti…Burdisso la devia per primo con lo stinco destro e Juan fa 2-0 nella sua porta toccando di petto la traiettoria beffarda (in caso contrario avrebbe segnato comunque Cavani, bisogna dirlo). Al triplice fischio, in seguito pure all’entrata di Sosa al posto di Campagnaro (uscito con un un fastidio dovuto ad una botta ricevuta nel recupero), diventa ufficiale che il Napoli ha ribattuto la Roma in campionato dopo 13 anni (non succedeva da un 1-0 casalingo firmato da Nicola Caccia dell’11/5/1997) in modo da rilanciarsi con il chiaro obiettivo di puntare alle primissime posizioni e riuscendo ad interrompere un digiuno di trionfi casalinghi durati dal 9/5/2010 (Napoli-Atalanta 2-0) intanto che i lupi allungano a 3 le sconfitte in campionato fuori da casa propria denotando una crisi di risultati che pochi avrebbero pronosticato in estate…

A fine anno il Napoli tornerà in Champions League 21 anni dopo l’ultima volta (non vedeva l'”Europa dei grandi” dall’inverno 1990, quando andò fuori ai rigori negli ottavi dinanzi allo Spartak Mosca) facendosi forte del 3° posto ottenuto dietro a Milan/Inter (rispettivamente 82-76-70 punti a testa sul podio) al netto di una Roma che, in seguito alla rimonta subita verso fine agosto in Supercoppa Italia per 3-1 in casa interista, strapperà (essendo partita con ambizioni tricolori) un misero 6° posto con accesso ai preliminari di Europa League e che chiuderà l’epoca della famiglia Sensi con il passaggio di consegne da parte di Rosella Sensi ad indirizzo della cordata americana diretta da Di Benedetto prima con Pallotta poi…comune il destino in coppa nazionale: azzurri battuti 4-5 ai rigori dall’Inter (futura vincitrice) nei quarti e giallorossi sconfitti in casa 0-1 per poi pareggiare 1-1 a Milano (con 3 pali colpiti di cui 2 nella stessa azione) in semifinale ancora dai meneghini…terribile la batosta europea per ambo le parti: napoletani fatti fuori ai sedicesimi di Europa League dal Villareal semifinalista (0-0 a Fuorigrotta e 2-1 con rimonta negli ultimi 3 giri di lancetta del 1° tempo in Spagna) ma con il singolare record di essere rimasti imbattuti fra le mura amiche riuscendo pure a tenere la porta inviolata (3 volte 0-0 e l’1-0 decisivo per passare all’ultimo respiro con la Steaua nella giornata conclusiva dei raggruppamenti) a confronto di una compagine capitolina che subirà un colpo terribile dagli ucraini dello Shakhtar Donetsk (2-3 in Italia con ribaltamento di 1-3 da 1-0 tutto nei primi 45 minuti e rovescio per 3-0 in trasferta con l’aggravante di un rigore fallito da Borriello sull’1-0 per parata di Pyatov che avrebbe potuto rimettere tutto in discussione).

Fine del “ritorno al passato” di Napoli-Roma…che il duello abbia inizio!!!!!

Lascia un commento