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Non poteva avere epilogo peggiore la storia della Virtus Roma, che si ritira ufficialmente dal campionato di serie A. Il patron Claudio Toti ha comunicato la sua decisione mediante una missiva a FIP e Lega. Mai in precedenza si era verificata una situazione simile. Per salvarsi, il club capitolino avrebbe dovuto versare la quarta rata dei contributi alla Federbasket pari a circa 35 mila Euro. Se avesse provveduto entro il 2 dicembre, una settimana dopo la scadenza, se la sarebbe cavata con tremila Euro di ammenda ma tale pagamento non è mai stato effettuato. Con il saldo tra il nono e il quattordicesimo giorno (ieri) alla multa si sarebbe aggiunto un -3 in classifica, ma ugualmente nulla è stato corrisposto. Accaduto ciò la gloriosa Virtus Roma (uno scudetto, una Coppa Campioni, due Korac e un’Intercontinentale) saluta mestamente e chiude i battenti. Potrà ripartire a settembre dal primo campionato regionale a libera partecipazione (la Promozione), ma per conservare il codice federale (e la denominazione storica) dovrà saldare le onerosissime pendenze per il ritiro e le gare non disputate. Intanto il campionato di serie A proseguirà con 15 squadre e una sola retrocessione in A2.

FIP – La Federazione Italiana Pallacanestro, attraverso il suo ufficio stampa, ha diramato la seguente nota ufficiale prendendo atto della decisione: “La Federazione Italiana Pallacanestro prende atto con rammarico della volontà, da parte della dirigenza della società Virtus Roma, di rinunciare alla partecipazione al campionato in corso.Impossibile non sottolineare il gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all’intero movimento, che in questo difficile momento vive dei sacrifici e della serietà di centinaia di società su tutto il territorio.La stessa FIP, come da procedura, trasmetterà tutti gli atti al Giudice Sportivo affinchè possa assumere i provvedimenti di competenza”.

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