
EMERGENZA LAZIO – La Lazio sapeva di avere una rosa meno competitiva di quella che a giugno ha perso lo scudetto ai rigori, ma pensava d’averci messo una pezza confermando una mezza dozzina di ‘96: Murgia e Palombi hanno fatto quello che potevano, ma mai a Formello avrebbero immaginato di trovarsi davanti Lanciano e Latina. Sono 14 i punti ottenuti in 10 partite, contro i 20 dei giallorossi, i 21 dell’Empoli e i 22 del Frosinone: non può perdere altro terreno Simone Inzaghi, ma oggi avrà un attacco ai minimi termini. Oltre a Rossi non ci sarà proprio Palombi, distorsione alla caviglia nell’allenamento di mercoledì: 7 gol in 8 partite quest’anno, han fatto di tutto per recuperarlo, ma è un fuoriquota, e se non può giocare non ha senso metterlo in panchina, meglio inserire in lista un altro ‘96. Poteva toccare al croato Prce, alla fine il terzo fuoriquota, con Murgia e Mattia, sarà il tedesco Verkaj. Il peso dell’attacco sarà sulle spalle di Aimone Calì, alla prima da ex a Trigoria, dove ha giocato dal 2011 alla scorsa estate: a supportarlo Manoni e Collarino, a meno che Inzaghi decida di non varare una mediana a 4.
MA PURE LA ROMA… – La Roma non se la passa meglio: Sadiq è in prima squadra, Di Livio lo ha raggiunto a Torino, Nura è fermo per problemi cardiaci, squalificato il portiere Pop. Non convocato il fuoriquota Mendez, ma si tratta di scelta tecnica: davanti ancora la coppia Soleri-Tumminello. Il primo è andato in prima squadra a Borisov, il secondo a Barcellona: ora dovranno dedicarsi a una Primavera che dopo la doppia sconfitta con Pescara e Crotone non può più sbagliare. Calcio d’inizio alle 13, diretta SportItalia.