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keitaSe Miralem Pjanic ha detto ieri che “Francesco Totti è la Roma”, oggi Seydou Keita usa toni decisamente più bassi per raccontare il suo capitano e la doppietta contro il Torino che ha fatto il giro del mondo. D’altronde, uno che ha condiviso lo spogliatoio con Messi, Xavi e Iniesta, forse, si è lasciato coinvolgere meno da quello che Totti rappresenta per la Roma: “Io sono contento per Francesco, è un calciatore come un altro dentro lo spogliatoio che fa vincere la squadra – ha ammesso il centrocampista a Sky -. Sono felice per i tre punti ma nulla di più, se i gol li avessero fatti Nainggolan, Pjanic, Perotti io sarei stato contento ugualmente”. Keita, evidentemente, si fa impressionare poco, visto che anche il ritorno di Higuain nel Napoli, che la Roma affronterà lunedì, non gli sposta molto: “Loro sono forti, con o senza di lui, noi vogliamo vincere”.

DUBBI — Dopo aver giocato titolare contro il Torino, lasciando spazio proprio a Totti nel finale, Keita si candida per un’altra maglia dall’inizio lunedì, anche se alle sue spalle scalpita De Rossi, rimasto 90′ in panchina contro la squadra di Ventura. Sicuro del posto è Nainggolan, previsto il rientro dall’inizio di Pjanic (che pure ha fatto personalizzato oggi come Manolas) e Digne a sinistra. In attacco solito dubbio su Dzeko, ma il bosniaco sembra destinato ad un’altra panchina.

PER IL RINNOVO — Se le dichiarazioni di Keita hanno così in qualche modo raffreddato l’entusiasmo generale in casa giallorossa per la doppietta di Totti, resta invece sempre vivissimo il sostegno dei tifosi alla causa del capitano. Da oggi è infatti attivo un sito, www.rinnovopertotti.it, creato proprio da alcuni da alcuni sostenitori romanisti per convincere Pallotta a rinnovare il contratto di Francesco.

INIZIATIVA — Il tutto mentre la società ha annunciato il progetto “Calcio insieme”, un programma nato dalla collaborazione tra la Fondazione Roma Cares e l’Associazione dilettantistica “Calcio integrato”: i campi di allenamento del Centro Olimpico Giulio Onesti sono stati messi a disposizione di bambini e bambine, tra i sei e i dodici anni, affetti da disabilità psicomotorie di vario livello, sostenuti da un pool di medici, logopedisti e istruttori specializzati: “Spero – ha detto il direttore generale Baldissoni – che questo sia uno dei tanti esperimenti che riusciremo a mettere in piedi con concretezza”.

Di admin

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