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primaveraLa Roma pareggia il derby e perde Sadiq, espulso per una gomitata al capitano della Lazio Mattia al 25′ del primo tempo, lontano dall’azione: quando il direttore di gara, dopo essersi consultato con l’assistente, gli ha mostrato il rosso, l’attaccante nigeriano si è rifiutato di lasciare il campo, battibeccando con il numero 8 biancoceleste Folorunsho, e i compagni di squadra Machin e Di Livio hanno dovuto portarlo via di peso. La Roma, già qualificata per la fase finale, deve giocare ancora due partite di regular season, poi i quarti, ed eventualmente semifinale e finale: se il bomber nigeriano prendesse cinque giornate di squalifica, tornerebbe in campo direttamente l’anno prossimo (sempre che sia ancora a Trigoria: la Premier chiama, e paga bene), visto che da quando sono arrivati Perotti ed El Shaarawy in prima squadra non ha fatto più neppure un minuto, nonostante i due gol in A.

LAZIO, QUALE ALLENATORE? — Nella Lazio si fatica a individuare l’allenatore, dopo la promozione di Inzaghi e le due folli settimane con tre tecnici a dirigere gli allenamenti: l’olandese Joop Lensen, responsabile del settore giovanile, il tecnico degli Allievi Michele Santoni, e il collaboratore di Under 15 e Under 17 Roque Junior. A Formello l’ex milanista sembra aver fatto un passo indietro: era annunciato in panchina Santoni, quello in piedi a dare indicazioni è Lensen, ma sulla distinta a sorpresa spunta un quarto nome, inedito, quello di Ferruccio Cerasaro, già tattico di Simone Inzaghi, mandato anche a fare le interviste.
ASSENZE E PRESENZE — La Lazio ha gli uomini contati: Rokavec e l’ex Dovidio si sono rotti il crociato, Cotani la clavicola, Manoni è squalificato, i terzini sono due ragazzi del ’99, lo slovacco Petro e il debuttante Spiezio. Per la Roma tanta abbondanza: Sadiq e l’argentino Ponce davanti, alle loro spalle un ispiratissimo Di Livio, panchina di super lusso con gente già nel giro della prima squadra come Nura, Ndoj, Soleri e Tumminello. L’espulsione di Sadiq rimette in equilibrio le forze, Ponce, due gol all’ultima uscita, deve combattere da solo contro l’intera difesa e non può smuovere le montagne. Così la Lazio per poco non si porta in vantaggio al 37′: Murgia e Palombi ispirano, Rossi conclude su Pop, il numero 8 Folorunsho non arriva sulla ribattuta a porta vuota.
I GOL — La partita resta in equilibrio per 77′, poi, dopo un esterno della rete colpito dal laziale Folorunsho – nervoso, ammonito e sostituito poco dopo – a sorpresa è la Roma a portarsi in vantaggio, visto che i padroni di casa, su un calcio di punizione, si dimenticano di capitan Vasco a centro area, lasciandolo libero di battere a rete. Tumminello, subentrato a un esausto Ponce, incide subito, impegnando per due volte il portiere biancoceleste, ma tra le due occasioni c’è il magnifico gol del fuoriquota Palombi, che si accentra da sinistra e calcia di destro da fuori area, centrando l’angolino basso. Per la Roma cambia poco: resta prima, 4 punti e una gara in più rispetto al Palermo, la Lazio resta terza, davanti a Empoli e Frosinone.

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