La sensazione c’era fin dal momento in cui, nella stessa giornata, James Pallotta ha blindato Pjanic e Football Leaks ha pubblicato il contratto di Manolas, adesso il viaggio di Walter Sabatini a Londra, nella sede del Chelsea, sembra rafforzarla: se cessione di un big ci sarà, Radja Nainggolan è in prima fila. Da Trigoria smentiscono che il viaggio del d.s, immortalato davanti a Stamford Bridge, fosse per motivi di mercato e spiegano come in realtà Sabatini, accompagnato dall’agente di Salah, Ramy Abbas, fosse lì per rinegoziare alcune rate del pagamento dell’egiziano acquistato la scorsa estate, ma sembra quantomeno singolare che, se così fosse, a trattare col Chelsea non sia andato il direttore generale Baldissoni, rimasto a Trigoria. Sabatini parla poco inglese, spesso preferisce non prendere l’aereo e per questioni strettamente finanziarie si muove raramente.
PER RADJA? — Più verosimile pensare che Sabatini sia andato a Londra per trattare Nainggolan che, qualche giorno fa, in merito alle voci di una sua cessione ha detto: “Io a Roma sto bene e comunque non ho ancora sentito nessuno”. Non esattamente una chiusura netta, anche se va detto che il belga e la sua famiglia nella capitale si trovano bene e lui non ha chiesto la cessione. Sa di piacere a Conte, che lo vedrebbe bene nel suo centrocampo, e sa che la Roma potrebbe vendere un pezzo importante dello spogliatoio prima del 30 giugno. Il Chelsea sarebbe pronto ad offrire oltre 35 milioni più bonus e considerando che Nainggolan è stato messo a bilancio il 30 giugno 2015 per 13.3 milioni di euro (costo totale del cartellino 18 milioni, stando ai comunicati ufficiali) la plusvalenza secca sarebbe rilevante. Così come è rilevante un altro dettaglio, che poi dettaglio non è: l’avvocato Abbas ha il mandato per trattare alcuni calciatori delle Roma, tra cui Nainggolan, in Inghilterra.
O PER SE STESSO? — Un’altra ipotesi che sta circolando a Roma in queste ore è quella che vedrebbe Sabatini a Londra per trattare il suo futuro. Conte vorrebbe lavorare con lui, finora poco propenso a trasferirsi all’estero, per motivi personali più che professionali, ma soltanto il tempo potrà dire davvero il motivo di questo blitz londinese. Di certo però a Luciano Spalletti, che a più riprese aveva chiesto di tenere il mercato fuori da Trigoria in questo scorcio finale – e decisivo – di stagione, tutto questo clamore, a tre giorni dalla partita col Bologna, piacerà poco.