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GENOVA – Il 2° derby della stagione si chiude sull’1-1 dopo che Sampdoria e Genoa si sono date battaglia per 90 minuti soprattutto sul piano tattico ma senza mai dare veramente l’impressione che una potesse prevalere sull’altra…sia Ranieri che Maran si trovano a rinnovare i loro soliti schieramenti nonostante provengano da momenti difficili (il 1° dal punto di vista del campo, il 2° dovendo ancora scontare le conseguenze del focolaio di Covid scoppiato nel proprio team a inizio ottobre coinvolgendo ben 22 uomini): in casa blucerchiata, malgrado l’infortunio di Gabbiadini o la diffida di Tonelli, si adopera un 4-4-1-1 che rimarrà tale fino alla chiusura

[Audero;

Bereszynski-Yoshida-Tonelli-Augello;

Jankto (84° Leris)-Thorsby-Ekdal (66° A.Silva)-Damsgaard (74° Candreva);

Ramirez (66° K.Balde);

Quagliarella (cap.) (66° Verre)]

al netto del 4-3-1-2 dei grifoni (invariato per tutta la serata), aventi solo i 4 infortunati (a titolo muscolare) Cassata/Shomurodov/Sturaro/Zappacosta

[Perin;

Biraschi-Zapata-Goldaniga-Criscito (cap.) (77° L.Pellegrini);

Lerager (86° Radovanovic)-Badelj (73° Behrami)-Rovella;

Zajc (86° Melegoni);

Pandev-Scamacca (73° Pjaca)].

Da subito si capisce che sarà una partita di grande attenzione e in cui la scintilla si accenderà solo a sprazzi: entrambe sono stanche dal vittorioso 3° turno di Coppa Italia in cui hanno battuto Salernitana e Catanzaro accedendo alla fase seguente fra martedì e mercoledì…i blucerchiati non perdono in campionato da 3 turni e hanno perso 1 solo degli ultimi 8 confronti con i cugini (l’ultimo, andato in scena lo scorso 22/7/2020 con il risultato di 1-2 proprio in casa propria) mentre i rossoblù non segnano da 3 settimane (contando pure che hanno la sfida con il Torino da recuperare fra 3 giorni).

Se da un lato abbiamo una Samp più propositiva, dall’altro troviamo un Genoa che si rende pericoloso ad ogni azione buona: ne viene fuori un 1° tempo in cui gli ammoniti saranno ben 4 in 37 minuti…Quagliarella/Thorsby/Ekdal con Goldaniga, tutti finiti nella lista dei cattivi per falli duri ma non violenti intanto che ci pensano Pandev/Rovella assieme a Quagliarella/Thorsby a far vedere le unghie pur non prendendo mai la porta, al contrario di quello che farà Zapata, il quale costringe Audero all’unico miracolo del match riuscendo a sventare un’incornata artigliata a ridosso della linea su corner di Ramirez; sembra un periodo di magra in cui, come si dice in gergo, “entrambe pesato l’acqua nel mortaio” senza combinare nulla, ma al 23° tutto cambia quando Jankto riesce a rubare una palla sulla trequarti, si accentra dalla destra per far partire una botta col sinistro di collo pieno a infilarsi sull’altro palo a sentenziare l’1-0 dei suoi fra le vivaci proteste avversarie per un dubbio contatto a inizio azione…il Genoa non ci sta e reagisce trovando il pareggio con un bel destro in diagonale da posizione assai defilata di Scamacca, che sfrutta un’alzata sbagliata del fuorigioco riequilibrando l’1-1, un pari che persiste fino al riposo.

Con l’inizio della ripresa il copione non cambia poichè il tandem Pandev/Scamacca impegna Audero pur senza dargli grattacapi mentre Jankto prima con Bereszynski nel finale si aggiungono alla lista degli ammoniti causa un intervento duro e un fallo tattico…da qui abbiamo solo una lunga giostra di cambi basati su 2 chiavi diverse: Ranieri rivoluziona il suo attacco cercando la giocata decisiva nella sua panchina, e la troverebbe pure se Keita’ non prendesse il palo portando Damsgaard a divorarsi il 2-1 a porta vuota…Maran non sta a guardare e cerca di cautelarsi cambiando sia a centrocampo che in difesa nella speranza di portare via almeno un punto da un confronto storicamente difficile come quello con il tecnico blucerchiato; neanche gli innesti di Candreva o Radovanovic smuovono la questione e dopo 3 minuti di recupero quasi impregnati di eccessiva serenità si arriva a dire che la sfida si chiude sull’1-1 (la “X” in casa doriana mancava dall’8/4/2018, anche se terminò 0-0, mentre l’1-1 non si registrava dal 24/2/2015): Ranieri ha perso solo un derby in 4 città diverse (4/4 vittorie a Roma con la Roma, 3 vittorie+1 pari a Torino sponda Juventus, 1/1 vittorie a Milano sulla panchina interista, 1 vittoria con 1 pari e 1 sconfitta a Genova) su 12 occasioni (bilancio fra i migliori di sempre) intanto che Maran con serva l’imbattibilità alla guida dei genoani nei confronti fra dirimpettai.

Adesso la Sampdoria, fresca di una striscia sempre più lunga di buoni risultati capace di proiettarla a ridosso della zona coppe, si prepara ad affrontare l’insidiosa trasferta di Cagliari con l’ex Di Francesco a guidare i rossoblù (facenti parte del passato pure di Ranieri…decisamente un circolo interessante) mentre il Genoa dovrà affrontare un redivivo Torino mercoledì prima di ospitare la Roma in una settimana che potrebbe decidere il futuro di Maran appena prima della sosta delle nazionali.

Parola al campo…unico vero arbitro sovrano!

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