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GENOVA – Siamo nel gelido inverno del 1990 e fra solo 14 giorni si festeggia il Carnevale, è in corso la ristrutturazione di tante opere pubbliche in tutta Italia poichè a giugno ci sono i mondiali in casa nostra, “Odeon Tv” viene acquistata dalla Holding della famiglia Tanzi (proprietari della Parmalat), Madonna vola nelle classifiche musicali e lo sport nostrano sta vivendo la sua epoca d’oro.

Proprio dello sport più popolare ci interessa, e per essere più precisi vogliamo parlare di uno dei derby che, allora, si prendeva una delle maggiori fette di audience da parte dei tifosi: Sampdoria-Genoa, la stracittadina genovese tornatasi a giocare in casa dei blucerchiati dopo 6 lunghi anni a causa della retrocessione genoana nel 1985…anche se l’impianto è ancora in riassestamento gli spettatori sono 43.000 (13.000 i rossoblù) e l’incasso del “sold-out” ammonta a 1 miliardo di lire (botteghino da record per l’epoca) sapendo che ci saranno molti spettatori d’eccezione come l’ex sampdoriano Souness (mister dei Glasgow Rangers) e la sua nazionale scozzese venuta a visitare lo stadio che li vedrà fronteggiare il proprio girone 4 mesi dopo assieme a Torino ma senza scordare pure i tanti altri confronti interessanti di giornata: lo scontro-scudetto Milan-Napoli, lo spareggio-Uefa Roma-Inter, Juventus-Lazio con i piemontesi in zona coppe e i laziali nei bassifondi oltre ai vari scontri diretti di bassa graduatoria tipo Lecce-Verona o Udinese-Fiorentina…ci sta poco da dire: sarà un turno che, in qualsiasi caso, dirà cose molto precise per ogni ottica.

Lo spettacolo che precede l’ingresso in campo toglie il fiato: coreografie coloratissime, neanche un tafferuglio e una pioggia di striscioni goliardici suscitano l’emozione dei presenti, fra cui Mantovani con Spinelli e, una volta terminati i riti pre-match, Lanese può chiamare a sè i capitani Pellegrini-Signorini per fargli presente quale sarà il registro di gara precisando che varrà pure per i tecnici Boskov e Scoglio…impegnati a cercare di schierare i migliori assetti possibili tenendo conto del fatto che siamo in un periodo di stagione privo di impegni di coppa ma le disponibilità sono ugualmente ridotte come nel caso dell’infortunato Vialli; gli schieramenti ricalcano fin troppo bene i credi tattici rispettivi: 4-5-1 offensivo della Samp variato diverse volte mai poi tornato tale

[Pagliuca;

Mannini-Vierchowod-Pellegrini I° (cap.) (75° Invernizzi)-Katanec;

Lombardo-Cerezo-Pari-Salsano (86° Carboni)-Dossena;

Mancini]

da rapportare con il lineare 4-4-2 di scuola difensivista genoana

[Braglia;

Torrente-Collovati-Signorini (cap.)-Caricola;

Paz-Perdomo-Eranio-Ruotolo;

Aguilera-Fontolan].

Appena 3 gli azzurri che Vicini porterà con sè in estate (se si esclude Vialli): Pagliuca/Vierchowod/Mancini e Katanec verrà arruolato dalla Jugoslavia come uno degli uomini chiave mentre Cerezo sarà tagliato fuori dal Brasile (così come l’indisponibile Victor con la sua Spagna); dall’altra parte, invece, il trio Perdomo-Paz-Aguilera farà parte della spedizione uruguayana ma 2/3 di loro lasceranno la Liguria a maggio per non tornarvi più ad eccezione di Aguilera…

I timori reverenziali sono stati lasciati tutti negli spogliatoi e, se da un lato abbiamo una Doria spavalda che vuole imporre il suo gioco attraverso manovre corali favorite da frequenti inserimenti offensivi dei suoi centrocampisti con ripetute parate di Braglia, dall’altro troviamo un Genoa che si difende con ordine ingabbiando Mancini nella scatola umana formata dal duo Caricola (ammonito per gioco falloso)-Collovati giocando la maggior parte dei duelli nel territorio nevralgico con un 5vs4 che vede l’emersione solo di una grossa fisicità le cui spese saranno fatte da Vierchowod/Katanec e Torrente prima di Pari: tutti rimedianti il giallo nella 1° frazione.

In avvio di ripresa troviamo il solito copione: gli uomini capeggiati da Boskov cercano di serrare le fila schiacciando i nemici in area di rigore facendo leva sull’annullamento di Aguilera e Fontolan grazie ai marcatori Mannini (sul folletto uruguagio), Vierchowod (per la boa lombarda)…ma le notizie che arrivano scoraggiano i padroni di casa: il Milan sta vincendo in casa contro il Napoli mentre l’Inter è in vantaggio a Roma e la Juve permane sul pari; va detto, però, che neanche per gli ospiti le cose si mettono bene e tutti i loro concorrenti stanno riuscendo ad evitare le batoste facendo credere che prima o poi ci possa essere qualche sorpresa ma il tempo scorre fra i cambi dei doriani e la chiusura a riccio dei grifoni a protezione del proprio estremo difensore facendo presupporre che lo 0-0 non si schioderà: la previsione si rivela indovinata ed a fine gara la Samp si rende conto di aver comunque accorciato dalla testa della graduatoria arrivando a -4 (Milan-Napoli è terminata 3-0) riuscendo ad agganciare l’Inter (raggiunta dalla Roma sull’1-1) ma di non aver fatto quanto dovuto, al contrario della vincente Juve, che ormai preme a -1 dal 4° posto…il Genoa si tiene stretto il punto che la tiene fuori dalla zona rossa ma cerca già di vedere al futuro per chiudere la pratica retrocessione quanto prima.

Ad aprile la Sampdoria si terrà un insoddisfacente 5° piazzamento dietro a Napoli/Milan/Inter/Juventus essendo partita con ambizioni tricolori ma si consolerà vincendo la Coppa delle Coppe, unico oro europeo seguito dall’argento in Supercoppa Europa a favore del Milan nell’unica finale del torneo fra italiane, a discapito dell’Anderlecht per 2-0 dopo 120 minuti palpitanti risolvendo con una doppietta di Vialli ma che non lenirà il dispiacere di aver perso la 2° Supercoppa di lega consecutiva (contro l’Inter mentre la prima con il Milan) e di essere usciti nei gironi a 3 di coppa nazionale di fronte ai futuri campioni della Juve con un discusso rigore all’87° della giornata decisiva; il Genoa si adagerà all’11° posto precedendo il trio Cesena/Fiorentina/Lecce e con 2 lunghezze di scarto sulle ultime 4 Udinese/Verona/Cremonese/Ascoli festeggiando la sua 1° salvezza dopo troppo tempo (6 anni) ma la coppa Italia, invece, finirà male e già nel 2° turno proprio contro i cugini: 3 confronti, 1 gol fatto e 3 subiti che porteranno a 2 sconfitte sommate con un pari a reti inviolate…bilancio terribile e da risanare quanto prima, magari con un trionfo in trasferta nel novembre seguente…

Appuntamento all’ultimo derby cittadino della stagione…che il campo sia arbitro e sovrano!

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