Molina esulta dopo il gol Campionato Serie A 2021-2022 incontro Lazio v Udinese allo stadio Olimpico di Roma. Napoli, 2 Dicembre 2021 © Marco Rosi / Fotonotizia
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ROMA – Otto goal; tre cartellini rossi; la pioggia battente; la magia di Milinkovic-Savic; la stoccata di Acerbi e infine, in pieno recupero, la rete del pareggio di Arslan. Succede di tutto sul prato dell’Olimpico. Quante emozioni, quanti capovolgimenti di fronte! Il risultato finale è un pittoresco 4-4. Un punteggio giusto se si analizza nel dettaglio il match; beffardo per i biancocelesti, se si considera il momentaneo vantaggio, a pochi istanti dal triplice fischio.

IL PIEDE SBAGLIATO

Inizia con il piede sbagliato la serata romana per la formazione di Maurizio Sarri, che ospita tra le proprie mura l’Udinese di mister Gotti, collaboratore del tecnico laziale ai tempi del Chelsea. I bianconeri non esitano a spingere dal primo secondo sull’acceleratore e alla mezz’ora del primo tempo si trovano in vantaggio di due goal, grazie alla doppietta firmata da Beto. Scende in campo in maniera passiva la Lazio, che nei primi trenta minuti non riesce a prendere il ritmo della gara, trasmettendo l’idea di trovarsi in un periodo buio e oscuro.

E’ il capitano, l’anima di questa squadra, che al 34′ riaccende le speranze e la passione ai tifosi presenti allo stadio questa sera. Servito in area sugli sviluppi di un’azione personale di Felipe Anderson, Immobile a porta vuota gonfia la rete, accorciando le distanze. Quando l’andamento della gara sembra migliorare, ecco che i ragazzi di Gotti fanno un altro sgambetto a Luis Alberto e compagni, e in questo modo, con il goal segnato da Molina, chiudono la prima frazione sul 3-1.

PEDRITO RISPONDE ‘PRESENTE’, MILINKOVIC DISEGNA

Inizia la ripresa e Pedro sfrutta un rimpallo nell’area di rigore avversaria per battere Silvestri, aggiorando il risultato sul 2-3. A questo punto la partita, che poco prima sembrava chiusa e archiviata, si apre totalmente e inizia il divertimento. I bianconeri rispondo in controffensiva, ma nello scegliere l’arma migliore per uccidere – calcisticamente parlando – la Lazio, non fanno i conti con il ‘Sergente’, che si lascia l’ultimo colpo in canna da usare nel momento giusto. Così al 56′, Milinkovic-Savic trova lo spazio necessario per concludere, e con il sinistro lascia partire una conclusione che impatta il secondo palo e si infila in rete. Cheapeu! 3-3 e palla al centro.

ACERBI GIOISCE, ARSLAN PUNISCE

Da 11 contro 11, Lazio-Udinese si trasforma in 10 contro 10 in un primo momento, e 10 contro 9 al ridosso del triplice fischio. Qualche istante dopo il goal del pareggio, Patric si fa espellere e Molina, al 69′, riceve lo stesso trattamento, così come Walace nel finale di gara. La parità quindi, non ha contraddistinto solamente il risultato, ma anche il numero di giocatori in campo. A dieci minuti dal fischio finale, Acerbi spizza un cross di testa e infila la sfera alle spalle di Silvestri. 4-3: la Lazio rimonta e sente già il peso di tre punti sudati, conquistati con molta fatica. Tuttavia, l’Udinese non ne vuole sapere di ritornare in Friuli con il nulla in tasca, solamente l’onore di aver effettuato una buona prestazione all’Olimpico.

Il recupero è lungo e la Lazio è in difficoltà. La stanchezza si avverte e l’attenzione viene meno. Così, all’ultimo minuto, in occasione dell’ultima punizione della partita, Arslan viene servito ai limiti dell’area di rigore e di prima intenzione spara una conclusione che non lascia scampo alla retroguardia biancoceleste. Un incredibile pareggio.

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