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L’Olimpia travolge Bologna in trasferta e torna in testa alla classifica in coppia con la Grissin Bon. Successo di misura per Nunnally James e compagni al PalaSerradimigni. Venezia batte Brindisi e conquista l’ottavo posto. In coda vittoria importante di Capo d’Orlando, cade in casa Torino tra fischi e spunti dei suoi tifosi

ROMA – Reggio Emilia chiama, Milano risponde presente. L’Olimpia travolge 101-85 Bologna e riaggancia la vetta dopo che all’ora di pranzo la Grissin Bon aveva provato l’allungo battendo Cremona 86-77. Nell’altro posticipo della sesta giornata di ritorno del campionato di serie A Avellino sbanca nel finale il PalaSerradimigni battendo Sassari 95-94 confermandosi la quarta forza del campionato. Sempre in chiave playoff importante vittoria dell’Umana Reyer Venezia che batte a domicilio 97-75 Brindisi e aggancia l’ottavo e ultimo posto utile per le finals scudetto. Successo fondamentale, questa volta nelle zone basse della classifica, di Capo d’Orlando che liquida Caserta col punteggio di 65-59 e allontana la zona retrocessione. Esce, invece, tra i fischi e gli sputi dei suoi tifosi la Manital Torino che cede in casa a Varese per 84-72 e resta il fanalino di coda di questo campionato. Domani, 29 febbraio, la sfida tra Cantù e Pistoia, poi il 9 marzo la gara tra Pesaro e Trento.

MILANO A VALANGA, AVELLINO SBANCA SASSARI – All’Unipol Arena di Bologna, Milano sfrutta l’onda lunga del trionfo in Coppa Italia dando un dispiacere al neo presidente della Virtus, Bucci. L’Olimpia si aggiudica la classica con la Obiettivo Lavoro, sconfitta davanti ai propri tifosi per 101-85 anche se Pittman, con 26 punti, è il più prolifico in campo (21, tra le ex scarpette rosse, di Simon). Il match resta in equilibrio solo nel primo quarto, poi gli ospiti prendono il sopravvento e il 38-54 prima dell’intervallo è stato il primo consistente strappo. Nella ripresa l’EA Jeans è andata al massimo vantaggio (47-70) per poi mollare gli ormeggi e sbagliare qualcosa di troppo. Così Bologna è risalita a -11 a 5’20” dalla sirena, ma 11 punti consecutivi di Lafayette hanno chiuso di fatto la gara. Soffre, ma alla fine la spunta anche la grande battuta delle Final Eight, la Sidigas Avellino, che fa fuori in trasferta i campioni d’Italia del Banco di Sardegna Sassari per 95-94 sebbene, tra gli isolani, Akognon realizzi 23 punti.

Obiettivo Lavoro Bologna – EA7 Emporio Armani Milano 85-101 (25-31, 38-54, 56-75)
Obiettivo Lavoro Bologna: Pittman 26, Fabiani ne, Vitali 13, Vercellino ne, Cuccarolo, Gaddy 16, Pajola, Fontecchio 8, Mazzola 7, Hasbrouck 3, Odom 12. All: Valli.
EA7 Emporio Armani  Milano: McLean 10, Lafayette 14, Cerella 5, Kalnietis 3, Macavan 10, Vecerina ne, Magro, Restelli ne, Cinciarini 14, Sanders 11, Simon 21, Batista 13.
Arbitri: Seghetti, Martolini, Grigioni.
Note – tiri liberi: Bologna 16/24, Milano 12/17. Tiri da tre punti: Bologna 9/26, Milano 15/24. Rimbalzi: Bologna 31, Milano 30. Usciti per cinque falli: Lafayette e Mazzola. Spettatori 6.120.

VENEZIA BATTE BRINDISI, COLPO PLAY-OFF – Trascinata dal collettivo e da una prestazione intensa in difesa per 40′, l’Umana Reyer ritorna al successo, bagnando l’esordio di Walter De Raffaele sulla panchina orogranata con la netta vittoria su Brindisi, che riconsegna ai veneziani i play-off, rovesciando nettamente anche la differenza canestri nello scontro diretto con i pugliesi dopo il -5 dell’andata. Trovare un mvp, nella prestazione dei veneziani, non è facile, anche se Green, nel finale arrotonda il punteggio personale, sfiorando, a quota 28, i 29 punti di Banks, mvp per 30′, visto che è lui a tenere accese le speranze brindisine, prima di arrivare a corto di energie nell’ultimo quarto. A rotazione, De Raffaele trova, infatti ottime cose sia dai veterani Goss, Ress e Ortner (l’unico che riesce a contrastare lo strapotere di Anosike sotto canestro), sia dai giovani come Tonut, che ha un ottimo impatto sia in attacco che in difesa. Fondamentale, questo, in cui tutti gli orogranata danno il massimo, limitando le qualità offensive della squadra di Bucchi. Eppure, era stata Brindisi a partire meglio (7-16 in 4’30”, con Banks già a quota 11), pagando, però, le troppe palle perse (10 nel primo tempo, 19 alla fine). Gli ospiti restano a contatto, a fine primo tempo, solo per il 68% dal campo, con 16 tiri in meno presi rispetto agli avversari. A portare per la prima volta Venezia oltre la doppia cifra è l’azione dell’antisportivo di Scott, al 23′, con Brindisi che poi si riavvicina solo fino al -6, crollando, però nel finale.

Umana Reyer Venezia batte Enel Brindisi 97-75 (22-20; 39-37; 69-60)
Umana Reyer Venezia:
Goss 15, Bramos 8, Tonut 9, Jackson 6, Green 28, Ruzzier 2, Antelli, Owens 3, Ress 14, Ortner 9, Viggiano 3, Savovic. All. De Raffaele.
Enel Brindisi:
Banks 29, Reynolds, Scott 7, Cournooh 8, Harris 6, Cardillo ne, Milosevic 1, Fiusco ne, Gagic 6, Zerini 6, Anosike 12, Marzaioli ne. All. Bucchi.
Arbitri: Sahin, Rossi, Nicolini.
Note:
Tiri da 2: Umana Reyer 19/33; Enel 18/33. Tiri da 3: Umana Reyer 16/37; Enel 9/19. Tiri Liberi: Umana Reyer 11/15; Enel 12/21. Rimbalzi: Umana Reyer 27; Enel 34. Falli: Umana Reyer 25; Enel 20. Fallo antisportivo a Scott (Brindisi) al 2’56” del 3/4. Spettatori: 3.303.

TORINO KO TRA INSULTI E SPUTI, OK CAPO D’ORLANDO – La Manital Torino crolla nel match più importante della stagione, sconfitta in casa dalla Openjobmetis Varese. Al PalaRuffini finisce 72-84 per gli ospiti, con i giocatori di mister Vitucci costretti a lasciare il campo tra gli insulti e gli sputi dei propri tifosi. La squadra di Moretti, reduce da un periodo non propriamente positivo, ha sfoderato una prestazione di grande solidità, giocando con il piglio giusto e conducendo fin dal primo periodo di gioco. Grande la maturità sfoggiata dai varesini, trascinati dal pivot italiano Campani, autore di 20 punti e decisivo sotto le plance, aiutato da Faye e Davis. Di contro la Manital ha dimostrato ancora una volta di essere un cantiere aperto, condizione accettabile nei primi mesi di campionato, ma sinonimo di pessima organizzazione societaria se si verifica in primavera. La difesa ha latitato, l’attacco si è inceppato più volte, affidandosi esclusivamente alla vena di White (21) ed Ebi (24). Deludente la prestazione del nuovo acquisto gialloblù Goulding, che in 14 minuti di gioco ha procurato più danni che vantaggi alla squadra di Vitucci. La contemporanea vittoria a sorpresa di Capo d’Orlando in casa contro la Pasta Reggio Caserta per 65-59 (straordinario Boatright autore di 28 punti) mette ancora più pressione sulla squadra torinese, contestata a fine gara dal suo pubblico, che se l’è presa pure con Dj White, colpito da uno sputo mentre lasciava il campo.

Manital Torino-Openjobmetis Varese 72-84 (14-28, 39-44, 56-66)
Manital Torino: Dyson 7, White 21, Mancinelli 2, Rosselli 10, Kloof 5, Eyenga 3, Goulding, Ebi 24. Non entrati: Giachetti, Fantoni, Masolo, Miller. All.: Vitucci.
Openjobmetis Varese: Davies 11, Faye 14, Wayns 3, Varanauskas 1, Cavaliero, Wright 5, Campani 20, Kangur 7, Ferrero 2, Kuksiks 21. Non entrati: Rossi, Pietrini. All.: Moretti.
Arbitri: Lamonica, Aronne, Calbucci.
Note – Tiri liberi: Manital 14 su 18, Openjobmetis 11 su 18. Tiri da tre punti: Manital 4 su 17, Openjobmetis 11 su 17. Rimbalzi: Manital 27, Openjobmetis 26. Usciti per 5 falli: Goulding. Spettatori: 4.000 circa.

Betaland Capo d’Orlando-Pasta Reggia Caserta 65-59 (18-24, 37-39, 50-48)
Betaland Capo d’Orlando: Stojanovic 2, Boatright 28, Basile, Ilievski, Laquintana, Nicevic 5, Jasaitis 7, Nankivil 2, Bowers 16, Oriakhi 5, Galipò G. ne, Munastra ne. Coach Di Carlo.
Pasta Reggia Caserta: Downs 12, Siva 9, Hunt 8, Cinciarini 12, Jones 14, Ghiacci 4, Giuri, Ingrosso, Gennarelli ne, Ventrone ne. Coach Dell’Agnello.
Arbitri: Taurino di Vignola (MO), Bettini di Bologna e Di Francesco di Teramo.
Note: Spettatori circa 3000, di cui 20 da Caserta. Tiri da due Betaland 15/34 Caserta 20/38, tiri da tre Betaland 6/27 Caserta 5/30, tiri liberi Betaland 17/24 Caserta 4/11.

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