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Il coach dell’Olimpia Milano chiede ai suoi di tornare al successo dopo due ko consecutivi, in vista del tour de force di dicembre: “Il girone d’andata finirà con trasferte complicate, in casa non possiamo sbagliare”

MILANO – 10 partite in 24 giorni: il tour de force di dicembre dell’Olimpia Milano inizia con la sfida di Eurolega contro Gran Canaria. La voglia di tornare a vincere dopo le due sconfitte consecutive con Barcellona e Zalgiris è tanta e Simone Pianigiani non nasconde di aspettarsi una risposta importante nell’incontro in programma stasera al Forum alle 20.45.

“Questa partita arriva in un momento particolare – spiega in conferenza stampa il coach dell’Olimpia -, ovvero dopo una settimana atipica. Avevamo bisogno di riequilibrare le energie, ma molti giocatori vengono da impegni con le rispettive nazionali e altri devono ancora recuperare, vedi Nedovic e Della Valle. Il calendario, però, dice che questa è una partita da vincere perché il girone di andata finirà con trasferte realisticamente molto difficili, a Istanbul, Atene e Tel Aviv, contro una squadra in netta ripresa. Questo aumenta l’importanza dei match casalinghi”.

Pianigiani, però, non si fida di Gran Canaria, fresca di avvicendamento in panchina, dove l’esperto Maldonado è stato sostituito con l’assistente Garcia proprio alla vigilia della partenza per Milano: “Gran Canaria ha vinto tre volte finora, ma come tutte le squadre di quella fascia di classifica avrebbe potuto vincerne di più. Ha tanti punti nelle mani, un attacco da playoff e un gioco gradevole. Possono imporre un ritmo alto e possono farlo anche per tanti minuti”.

“Dovremo arginare questa situazione con la nostra difesa – aggiunge il coach -, e poi in attacco sarà importante non perdere mai il controllo del ritmo. Nelle ultime due partite in alcuni momenti siamo ricorsi a tiri affrettati che potevano anche essere buoni considerando le qualità di chi li ha presi. Quando però lo fai per cinque o sei possessi di fila diventa tutto più difficile. Così lo Zalgiris ha costruito il break del secondo quarto. Siamo andati meglio quando abbiamo mosso la palla, eseguito qualche passaggio e attaccato il ferro. Dovremo farlo per tutti i 40 minuti per vincere questa partita, anche se non abbiamo potuto allenarci come avremmo voluto”.

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