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La Grissin Bon si sbarazza di Varese e raggiunge l’EA7 in vetta, in attesa della partita di Trento (questa sera a Venezia). I campioni d’Italia superano i toscani. Brindisi cade a Caserta, a Cantù parte bene l’avventura di Bazarevich in panchina (travolta Pesaro). Avellino vince a Capo d’Orlando, Griccioli rischia l’esonero. Siciliani agganciati da Torino

ROMA – Una coppia in vetta a una giornata dal termine del girone d’andata: al comando con 20 punti sono Milano e Reggio Emilia. L’EA7, che nell’anticipo di sabato aveva sbancato Cremona trascinata da Lafayette, viene raggiunta dalla Grissin Bon che si sbarazza senza problemi di Varese (86-69). A quota 18 restano ferme proprio la Vanoli e Pistoia, riprese a loro volta da Sassari, che al termine di 40′ molto tirati supera proprio i toscani di Esposito per 80-75. La quarta di questo gruppo è Trento, che è impegnata nel monday night a Venezia e potrà quindi issarsi in vetta o restare nel mucchio. L’Umana, se dovesse battere la Dolomiti Energia, sarebbe la settima a staccare il biglietto per le Final Eight. Resta fluida la corsa all’ottavo posto, perché Brindisi cade a Caserta (80-75) e ora è insidiata dalla stessa Pasta Reggia, da Cantù (più che positivo l’esordio di Bazarevich in panchina, Pesaro travolta 90-65), e da Avellino: la Sidigas salva la panchina di Sacripanti passando nettamente a Capo d’Orlando (55-73) e mettendo invece in pericolo quella di Griccioli, ora veramente a rischio esonero.

REGGIO, TUTTO FACILE – Dopo la batosta nel turno infrasettimanale a Sassari, la Grissin Bon si riscatta sbrigando senza troppi patemi la pratica OpenJobmetis. I lombardi restano in partita tre minuti, il tempo per i padroni di casa di andare al +10 e far capire a Kangur e compagni che non è la serata giusta per provare a espugnare il PalaBigi. In casa reggiana ottima la prestazione del trio Della Valle, De Nicolao, Veremeenko; tra gli ospiti, buoni sprazzi di Campani e Davies. La Grissin Bon aggredisce subito il match viaggiando a ritmi elevatissimi in attacco: Moretti si rifugia in time-out ma senza esito, tant’è che i padroni di casa, con due triple consecutive di Gentile, chiudono il primo quarto sul +16. Varese prova ad alzare il livello dell’intensità difensiva, e all’intervallo si va lungo con Aradori e compagni a guidare 39-27. La terza frazione si apre con un fulmineo 10-0 targato Grissin Bon, che si porta a +22 (49-27) dopo 3′ piazzando il break che chiude la partita. Tanto più che, a due minuti dalla conclusione del tempo, Aradori in contropiede porta i suoi a toccare le 25 lunghezze di margine: 62-37. Gli ultimi dieci minuti sono pura accademia.

Grissin Bon Reggio Emilia-Openjobmetis Varese 86-69 (27-11, 39-27, 72-45)
Reggio Emilia: Aradori 7, Bonacini, Polonara 7, Lavrinovic 9, Della Valle 20, De Nicolao 16, Pechacek 2, Strautins, Veremeenko 13, Silins 6, Gentile 6. All.: Menetti.
Varese: Davies 10, Faye 2, Wayns 4, Varanauskas 9, Cavaliero 12, Campani 16, Kangur 4, Ferrero 2, Kuksiks 10. N.e: Molinaro, Rossi, Pietrini. All.: Moretti.
Arbitri: Weidmann, Sabetta, Borgo.
Note – Tiri da 3: Reggio Emilia 10/21, Varese 6/18; tiri liberi: Grissin Bon 16/20, Openjobmetis 21/22.

SASSARI PIEGA PISTOIA, DECIDE HAYNES – La Dinamo difende il PalaSerradimigni anche contro la Giorgio Tesi Group Pistoia, battuta 80-75 al termine di una gara equilibratissima. Sassari parte bene, ma la frazione resta equilibrata dall’inizio alla fine, si va al riposo sul 25-21. All’inizio del secondo quarto il Banco accelera e al 13′ fissa il massimo vantaggio sul +13: 36-23. E’ l’unico strappo di una partita che resta in bilico fino alla fine: perché Pistoia rosicchia e si porta anche in vantaggio. Sassari apre l’ultimo quarto con una tripla di Haynes, ma il tentativo di rimonta della Dinamo è troppo caotico, gli ospiti ne approfittano per stare avanti di due o tre possessi. Al 35′ Logan (13 punti alla fine per lui, superata quota 1000 in serie A) ruba palla e schiaccia il 73-75. Altra azione, altra palla rubata e contropiede concluso da Petway per il 75-75 prima dell’ultimo tornante. Finale ricco di errori e di emozioni: alla fine vince Sassari 80-75.

Banco di Sardegna Sassari-Giorgio Tesi Group Pistoia 80-75 (25-21,45-45,60-65)
Sassari: Haynes 16, Petway 4, Logan 13, Formenti 12, Pellegrino n.e., Devecchi n.e., Alexander 9, D’Ercole 2, Sacchetti 3, Stipcevic 3, Eyenga 6, Varnado 12. All.: Calvani.
Pistoia: Di Pizzo n.e., Knowles 5, Mastellari, Antonutti 6, Lombardi 12, Filloy 8, Severini, Czyz 8, Blackshear 12, Moore 13, Kirk 11. All.: Esposito.
Arbitri: Paolo Taurino, Alessandro Vicino, Guido Federico Di Francesco.
Note – tiri da due: Sassari 22/42, Pistoia 26/53- tiri da tre:Sassari 10/28, Pistoia 5/17- totale tiri:Sassari 32/70, Pistoia 31/70- tiri liberi:Sassari 6/10, Pistoia 8/11- rimbalzi:Sassari 35, Pistoia 41.

BAZAREVICH, CHE ESORDIO – Debutto casalingo col botto per il coach russo Bazarevich appena arrivato a Cantù. I biancoblù travolgono Pesaro reduce da tre vittorie di fila. Inizio folgorante per Cantù che si porta sul 16-8 al 5′, grazie alla buona mano di Heslip da fuori. Pesaro sta a galla solo con i canestri di Daye, l’uomo che sta guidando il rilancio della squadra di Paolini. Ma Wojciechovski rompe il recupero dei marchigiani, e si va sul 21-14. Il primo quarto si chiude con Cantù a +7. Nel secondo Cantù tiene testa agli avversari con una difesa dura. Coach Bazarevich fa ruotare tutti i giocatori e in attacco un ottima circolazione di palla fa trovare tiri smarcati. Pesaro è in confusione e Daye non va più a segno. A fil di sirena di nuovo una tripla per Johnson e si va in pausa lunga con Cantù a +19. Pesaro rientra in campo più aggressiva in attacco ma la difesa su Daye e Lacey tiene e Cantù mantiene il vantaggio grazie ai canestri di Johnson (53-35 al 25′) e ai colpi da cecchino di Hasbrouck. Cantù dilaga sul finale del terzo quarto e partita in ghiaccio.

Acqua Vitasnella Cantù-Consultinvest Pesaro 90-65 (21-14; 46-27; 70-45)
Cantù: Abass 8, Tessitori 8, Nwohuocha, Hasbrouck 16, Cesana 1, Ross 2, Johnson 23, Wojciechovski 5, Hodge 11, Heslip 16. All.: Bazarevich.
Pesaro: Solazzi ne, Candussi, Daye 22, Christon 9, Lacey 16, Shepherd 7, Ceron 4, Basile, Lydeka 7, Gazzotti. All: Paolini.
Arbitri: Bettini, Lo Guzzo, Calbucci.
Note – Tiri liberi: Cantù 9/14; Pesaro 13/19. Tiri da due: Cantù 21/37; Pesaro 17/37. Tiri da tre: Cantù 13/33; Pesaro 6/20. Rimbalzi: Cantù 38; Pesaro 35. Usciti per 5 falli: nessuno. Spettatori: 3.400.

AVELLINO INGUAIA GRICCIOLI – Capo d’Orlando cade ancora in casa sotto i colpi di Avellino per 55-73. Gara per tre quarti in equilibrio con l’Orlandina che parte bene e per metà gara tiene testa agli irpini, poi nella seconda metà gli ospiti escono allo scoperto. La partita si decide nell’ultimo quarto, che comincia sul 46-47. Ragland dall’arco, Cervi nel pitturato  e con un parziale di 2-14 gli ospiti dilagano: 49-61. Ancora Ragland colpisce dalla linea dei 3 punti a 4′ dalla fine e la gara praticamente si chiude qui. Ora la panchina di Griccioli comincia veramente a vacillare.

Betaland Capo d’Orlando-Sidigas Avellino 55-73 (16-12, 32-32, 46-47)
Capo d’Orlando: Stojanovic 7, Ihring ne, Basile 3, Ilievski 2, Laquintana 6, Perl 8, Jasaitis 2, Metreveli 2, Bowers 11, Oriakhi 14, Galipò G ne, Munastra ne. All.: Griccioli.
Avellino: Green M. 2, Acker 4, Nunnally 22, Leunen, Cervi 12, Ragland 17, Veikalas 6, Severini ne, Buva 10, Pini, Norcino ne., Parlato ne. All.: Sacripanti.
Arbitri: Seghetti, Baldini e Aronne.
Note – tiri da due Betaland 21/40 Sidigas 22/40, tiri da tre Betaland 2/14 Sidigas 6/22, tiri liberi Betaland 7/14 Sidigas 11/14. Uscito per 5 falli Bowers. Spettatori: 2.050.

CASERTA CONCEDE IL BIS – Dopo aver espugnato Avellino nel derby del 23 dicembre, Caserta conquista sul proprio parquet la seconda vittoria di fila contro una squadra ben più attrezzata, l’Enel Brindisi di coach Bucchi. I padroni di casa difendono con lucidità e mettono in vetrina in attacco un infallibile Micah Downs, mvp della gara con 26 punti frutto di un 6/7 dalla media distanza e quasi il 50% da tre (3/7); bene anche Hunt, che inizia ad abituarsi alle doppie doppie, totalizzando 14 punti e 12 rimbalzi. Le percentuali di Brindisi non sono affatto disastrose; i pugliesi dominano sotto le plance, ma trovano solo in Scott e Reynolds una buona continuità al tiro, e soprattutto non riescono ad arginare Downs. Primo quarto ben giocato da entrambe le squadre; Brindisi chiude con un piccolo vantaggio di 2 punti (20-18), che riesce a tenere anche alla sirena dell’intervallo lungo (33-31). L’equilibrio dura anche nel terzo periodo, poi però Caserta accelera negli ultimi 10′, trascinata da Cinciarini e Hunt. Nel finale di gara è decisiva la precisione ai liberi dei padroni di casa; Siva e Jones non sbagliano, così la squadra di Dell’Agnello chiude la pratica e si porta in decina posizione a due punti dall’ottavo posto buono per le Final Eight, occupato proprio dai brindisini.

Pasta Reggia Caserta-Enel Brindisi 80-75 (18-20; 31-33, 52-52)
Caserta: Hunt 14, Downs 26, Jones 5, Cinciarini 19, Siva 9, Gennarelli, Ghiacci 3, Giuri 2, Gaddefors 2, Ingrosso. All. Dell’Agnello.
Brindisi: Scott 18, Banks 11, Reynolds 17, Kadji 11, Zerini 2, Cardillo, Cournooh 3, Harris, Milosevic 6, Fiusco, Gagic 7, Marzaioli. All.: Bucchi.
Arbitri: Lanzarini, Biggi, Borgioni.
Note – tiri da due: Caserta 18/35, Brindisi 21/47. Tiri da tre: Caserta 10/31, Brindisi 7/19. Tiri liberi: Caserta 14/17, Brindisi 12/17. Rimbalzi: Caserta 27, Brindisi 43. Falli: Caserta 23, Brindisi 21. Spettatori: 4107.

TORINO IN VOLATA SU BOLOGNA –  La Manital Torino soffre per oltre 30′ prima di avere la meglio su Bologna per 75-70. Vittoria pesante, che permette alla squadra di Vitucci di risucchiare all’ultimo posto in classifica Capo d’Orlando, appaiata a quota 8: ciò che ha maggiormente convinto dei torinesi è stato lo spirito di sacrificio profuso in una partita condotta praticamente per 35′ dalla Virtus Bologna, ma strappata nel finale dalla Manital. Grande artefice della vittoria è stato Jerome Dyson, che nei minuti finali ha riscattato una prestazione luci e ombre, segnando 7 punti consecutivi. Alla palla a due Bologna scatta forte dai blocchi di partenza, portandosi subito in vantaggio e non lasciando più la guida del match fino al 35′: il giovane Fontecchio dimostra tutto il suo talento e la sua faccia tosta, Pittman tiene in area creando spazi anche per Mazzola. Torino arranca, l’attacco non è fluido e la difesa patisce l’intraprendenza bianconera. Nella terza frazione Vitali e Fontecchio sono rebus difficili da risolvere per la difesa torinese che accusa il colpo e precipita fino a -8 sul 46-54. Vitucci striglia i suoi e la difesa torinese cambia volto al match: la Virtus fatica a trovare al via del canestro, Miller segna la tripla del -1, Dyson sorpassa con 5’19” da giocare, White fissa il 64-61. C’è ancora tempo per la tripla di Fells che impatta nuovamente sul 64-64, e la schiacciata dello stesso Fells per il 71-70. Poi il 75-70 finale. Per Bologna grande prova del giovane Simone Fontecchio: 18 punti con 3/5 da 2 e 4/7 da 3.

Manital Torino-Obiettivo Lavoro Bologna 75-70 (12-26, 32-35, 48-54)
Torino: Dyson 16, White 18, Giachetti 4, Mancinelli 8, Rosselli 2, Dawkins 4, Miller 17, Ebi 6. N.e. Fantoni, Mascolo. All.: Vitucci.
Bologna: Pittman 15, Vitali 12, Cuccarolo, Gaddy 4, Fontecchio 18, Mazzola 5, Oxilia 1, Fells 8, Odom 7.N.e. Fabiani, Vercellino. All.: Valli.
Arbitri: Begnis, Mazzoni, Ranaudo.
Note – Tiri liberi: Manital 16 su 21, Obiettivo Lavoro 10 su 14. Tiri da tre punti: Manital 5 su 14, Obiettivo Lavoro 10 su 23. Rimbalzi: Manital 25, Obiettivo Lavoro 33. Usciti per 5 falli: Mazzola. Spettatori: 4.000.

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