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Primo ko in campionato per l’Olimpia, messa al tappeto da un Banco di Sardegna straripante. Centrano il quinto successo i campioni d’Italia, imponendosi di misura in rimonta a Bologna, e la Germani, che passa a Brindisi. Vincono Varese e Trento

ROMA – Venezia e Brescia mettono la quinta (nel senso di vittoria) e proseguono appaiate la loro corsa a punteggio pieno, al comando del massimo campionato di pallacanestro, dopo il 5° turno. Già, perché mentre i campioni d’Italia della Reyer passano in rimonta di misura a Bologna, dopo una gara ad inseguimento, e la Germani – trascinata da Moss (20 punti) – sbanca il parquet di Brindisi, la migliore Sassari di questa prima parte di stagione annichilisce la corazzata Milano, infliggendo il primo stop agli uomini di Pianigiani. A quota 8, insieme all’Olimpia e ad Avellino, si porta anche Torino, andata a imporsi a Capo d’Orlando in uno dei due lunch time, caratterizzati anche dal colpo esterno di Cremona sul campo di Pesaro. Sfrutta invece a dovere l’impegno casalingo Varese per mettere sotto Pistoia e agganciarla in classifica, cogliendo la seconda affermazione stagionale. Nel posticipo netta vittoria di Trento ai danni di Reggio Emilia, che resta ferma al palo assieme a Brindisi.

SASSARI-MILANO – Una Dinamo Banco di Sardegna Sassari semplicemente perfetta rifila una batosta alla EA7 Armani Milano: al PalaSerradimigni finisce 90-69. Dopo 5′ l’Olimpia prova ad allungare (4-8), ma la Dinamo tiene e prova a cercare spazi tra i centimetri degli avversari. Le rotazioni degli esterni consentono a Pasquini di ottenere il massimo da Bamforth, Stipcevic e Spissu, ma la vera sorpresa è Planinic. Contro una squadra che sotto canestro non ha che l’imbarazzo della scelta, sforna una prestazione sontuosa, che cambia letteralmente l’equilibrio del match. Con l’alternativa in più del gioco nel colorato, il Banco si apre il campo e dal secondo quarto inizia a creare un solco che si fa via via più netto. Al 12′ i punti di vantaggio sono 7: 27-20. Pianigiani chiama time out e riesce ad arginare la fuga di Sassari, riportandosi in parità al 15′: 25-25. Ma è solo un’illusione, Sassari continua a macinare gioco e canestri, chiudendo la seconda frazione sul 43-36 e straripando, letteralmente, nel terzo tempo, che si chiude con un 68-53 che trasforma l’ultima frazione in una semplice esibizione accademica.

BANCO SARDEGNA SASSARI-EMPORIO ARMANI MILANO 90-69 (21-18, 43-36, 68-53)
SASSARI: Spissu 8, Bamforth 19, Planinic 17, Devecchi, Randolph 9, Pierre 7, Jones 10, Stipcevic 2, Polonara 11, Picarelli ne, Tavernari ne, Hatcher 7. Allenatore: Pasquini.
MILANO: Micov 6, Pascolo 2, Fontecchio 2, Cinciarini 3, Cusin 2, Abass 10, M’Baye 2, Theodore 6, Jefferson 6, Bertans 15, Gudaitis 15. Allenatore: Pianigiani.
ARBITRI: Paternicò-Filippini-Galasso.
NOTE: Tiri liberi: Sassari 21/23, Milano 5/5. Uscito per 5 falli: nessuno.

BOLOGNA-VENEZIA  La Virtus perde l’imbattibilità casalinga contro i campioni d’Italia che, sempre sotto (dopo il 3-8 iniziale) hanno sempre inseguito, raggiunto l’82-82 a 3’31” dalla fine poi, in un testa a testa da batticuore, hanno sfruttato gli errori di Alessandro Gentile (anche ai liberi) e di Aradori per imporsi di misura. Nel primo tempo la Virtus era partita forte, toccando +17 (43-26 e 45-28) ma non ha ‘ucciso’ la partita e Venezia ha cominciato inesorabilmente a rimontare, con il -8 della pausa poi rimanendo sempre a due possessi di distanza. In una partita molto fisica che è stata spesso un tiro a segno, Venezia ha distribuito meglio gli sforzi, con Johnson (19 punti con 7/11) e Peric (18 con 8/11) su tutti, oltre al concreto Orelik. Bologna è vissuta sugli sprazzi delle sue bocche da fuoco Alessandro Gentile (19 con 8/17) e Aradori (18 con 7/13), oltre alla verve di Lawson (16 punti con 8/10 e 7 rimbalzi) che però ha pagato i falli.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA-UMANA REYER VENEZIA 87-88 (25-16, 47-39, 75-68)
BOLOGNA: Gentile 19, Umeh 5, Pajola ne, Petrovic ne, Ndoja 6, Rosselli 3, Lafayette 7, Aradori 18, Gentile 6, Lawson 16, Slaughter 7. Allenatore: Ramagli.
VENEZIA: Haynes 8, Peric 18, Johnson 19, Bramos 8, De Nicolao 2, Jenkins 9, Orelik 17, Bolpin ne, Ress, Biligha, Cerella, Watt 7. Allenatore: De Raffaele.
ARBITRI: Sahin-Rossi-Boninsegna.
NOTE: Tiri liberi: Bologna 10/16, Venezia 15/20. Uscito per 5 falli: Slaughter.

BRINDISI-BRESCIA – In un PalaPentassuglia caldissimo Brescia ha dettato legge per tutto il match, caratterizzato da break e contro break, con Brindisi mai doma a cercare sempre di ricucire il gap (20-23 al 10′ e 40-47′ all’intervallo lungo, per poi portarsi a -2 al 30′), senza mai però affondare il canestro del pareggio. Determinante per i lombardi l’apporto del sempreverde Moss, autore di 20 punti e utile anche in difesa, mentre Luca Vitali con un ottimo 3/6 dalla lunga distanza è riuscito ogni volta a mettere la museruola alle speranze di recupero dei padroni di casa. Per Brindisi finalmente il Rande che ci si aspetta, con 17 punti e 7 rimbalzi oltre al contributo difensivo, Lalanne mette a segno 13 punti e raccoglie 16 rimbalzi, il migliore del match per valutazione, ma non basta alla formazione di Dell’Agnello per evitare il ko.

HAPPY CASA BRINDISI-GERMANI BASKET BRESCIA 69-78 
(20-23, 40-47, 61-63)
BRINDISI: Suggs 8, Barber 3, Tepic 8, Oleka ne, Mesicek 15, Cardillo, Sirakov ne, Donzelli, Canavesi ne, Giuri 5, Lalanne 13, Randle 17. Allenatore: Dell’Agnello.
BRESCIA: Moore 5, Hunt 7, Vitali 12, Landry 15, Fall 2, Traini ne, Vitali 9, Moss 20, Sacchetti 6, Bushati 2. Allenatore: Diana.
ARBITRI: Biggi-Sardella-Borgo.
NOTE: Tiri liberi: Brindisi 8/11, Brescia 11/18. Uscito per cinque falli: nessuno.

VARESE-PISTOIA – Pistoia (senza McGee) lotta con grinta e coraggio, ma nel finale punto a punto cade contro Varese al termine di una gara spigolosa in cui decidono i singoli: Avramovic e Wells mettono la firma sui due punti della Openjobmetis. Dopo una fiammata iniziale dei toscani (2-8), la squadra lombarda ricuce riesce a chiudere il primo quarto avanti 18-16. Nel secondo periodo scappa sul +7 provando a piazzare un primo allungo, ma Pistoia c’è, tanto da piazzare il controsorpasso (29-30). Si procede punto a punto fino al 44-39 di fine secondo quarto firmato da Wells. Anche dopo l’intervallo lungo la The Flexx resta a contatto e anzi Bond può effettuare il nuovo controsorpasso (50-51 a 3’30” dall’ultima pausa), mentre Magro e Laquintana portano la formazione di Esposito sul 53-59. I padroni di casa tornano a contatto con due triple di Wells e Avramovic, per poi trovare pareggio e sorpasso con lo stesso serbo. La The Flexx trova nuova linfa da Sanadze e Gaspardo, ma anche Varese segna con continuità e così si arriva sul 73-73 a poco più di 2′ dal termine. Qui sale in cattedra Cameron Wells: il playmaker Usa trova 5 punti d’autore e fa respirare a pieni polmoni tutto il palazzo mentre la The Flexx si smarrisce.

OPENJOBMETIS VARESE-THE FLEXX PISTOIA 81-73 (18-16, 44-39, 53-59)
VARESE: Avramovic 18, Pelle 5, Bergamaschi ne, Natali, Parravicini ne, Okoye 9, Tambone 1, Cain 9, Ferrero 2, Wells 23, Waller 9, Hollis 5. Allenatore: Caja.
PISTOIA: Kennedy 9, Barbon 3, Laquintana 7, Mian 7, Gaspardo 9, Onuoha, Bond 7, Magro 6, Sanadze 12, Moore 13. Allenatore: Esposito.
ARBITRI: Lo Guzzo-Bettini-Belfiore.
NOTE: Tiri liberi: Varese 15/24, Pistoia 17/23. Uscito per cinque falli: nessuno.

TRENTO-REGGIO EMILIA – Dopo tre sconfitte consecutive Trento ritrova il successo contro Reggio Emilia che resta inchiodata a quota zero punti. I vice campioni d’Italia si impongono con un netto 91-69 e gettano le basi della vittoria nel secondo e quarto periodo, caratterizzati da parziali che indirizzano la gara inequivocabilmente dalla parte della squadra di Buscaglia. Dopo una prima frazione in perfetto equilibrio (15 pari), la Dolomiti Energia preme sull’acceleratore e, trascinata da un Silins caldissimo dall’arco (3/3 da tre punti), va all’intervallo lungo sul +10 (44-34). Al ritorno sul parquet la Grissin Bon prova a rifarsi sotto e accorcia a cinque lunghezze di distanza con la tripla di Wright (44-39). Trento, però, mostra una pronta reazione e ristabilisce le distanze, respingendo ogni tentativo ospite di riportarsi a contatto. I padroni di casa si presentano avanti di nove punti all’ultima frazione, nella quale chiudono i conti alzando l’intensità difensiva, come testimoniano le 6 palle recuperate e le disastrose percentuali al tiro di una Reggiana (38.5% da due, 20% da tre) sempre più in crisi. Trento, invece, si rialza e affianca Varese, Cantù, Pistoia e Cremona a quattro punti in classifica.

DOLOMITI ENERGIA TRENTINO-GRISSIN BON REGGIO EMILIA 91-69 (15-15, 44-34, 64-55)
TRENTO: Franke 9, Sutton 8, Silins 20, Baldi, Forray 15, Flaccadori 7, Gutierrez 9, Conti, Gomes 7, Behanan 8, Lechthaler ne, Shields 8. All: Buscaglia.
REGGIO EMILIA: Mussini 18, Wright 11, Bonacini, Candi, Della Valle 11, Reynolds 11, Markoishvili 2, Cipolla ne, Nevels 11, Sane’ 2, De Vico 3. All: Menetti.
ARBITRI: Martolini, Aronne, Nicolini.
NOTE –  Tiri liberi: Trentino 7/10, Reggio Emilia 9/11. Usciti per cinque falli: Gutierrez.

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