
FIRENZE – La scuola é ricominciata da circa 11 giorni dopo le vacanze di Natale del 1989 e intanto il calcio italiano continua a monopolizzare la scena sotto tutti gli aspetti con un movimento che vivrà, proprio in questa stagione 1989/90, il suo massimo conquistando tutte le coppe europee. Per la giornata n.20 (la terza di ritorno), giocata come turno infrasettimanale al pari dell’andata, la classifica recita Napoli 28 punti; Inter 27; Sampdoria 26; Milan, Roma 25; Atalanta, Juventus 23; Bologna 19; Bari, Lazio 18; Fiorentina, Lecce 16; Cesena 15; Genoa 14; Udinese 13; Ascoli, Cremonese 12; Verona 10…e comunque, le sfide importanti sono diverse, a cominciare da Napoli-Cesena 1-0 (26′ Crippa), Milan-Atalanta 3-1 (12′ Caniggia; 14′, 60′, 62′ Van Basten), Lecce-Inter 0-0, Sampdoria-Ascoli 2-0 (54′, 70′ Lombardo), Roma-Genoa 0-1 (15′ Aguilera), Bologna-Udinese 0-0, Verona-Bari 1-1 (11′ aut. Magrin; 69′ Gutierrez), Cremonese-Lazio 2-1 (55′ Dezotti, 79′ Limpar; 82′ Bergodi) oltre a Fiorentina-Juventus, confronto che vede coinvolte 2 delle 4 squadre ancora impegnate nelle coppe europee (Milan e Sampdoria in Coppa dei Campioni e Coppa delle Coppe) calcolando che Inter, Napoli, Atalanta sono già tutte andate fuori.
Calendario, rose, nazionali
Allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze, va in scena la sfida che sicuramente interessa di più gli appassionati in una cornice di circa 30.000 spettatori solo perché lo stadio é ancora ridotto a metà causa i lavori per i mondiali che partiranno proprio da noi il prossimo venerdì 8 giugno a Milano con Argentina-Camerun 0-1: gli juventini sono appena 10.000 ma si fanno sentire e gli scontri cominciano ben prima del fischio iniziale da parte del direttore di gara romano Longhi (é ancora vivo il ricordo del contestato campionato 1981/82, quando la Juve superò la Fiorentina all’ultima giornata di un solo punto vincendo a Catanzaro per 0-1 con un contestato rigore realizzato da Brady mentre a Cagliari finiva 0-0 con un gol regolare annullato a Bertoni nel finale per un inesistente fallo di Graziani sul portiere di casa Corti) mentre in tribuna prendono posto il presidente toscano Lorenzo Righetti assieme ai conti Pontello, azionisti di maggioranza che in estate lasceranno la società a Mario Cecchi Gori…si sistemano a poca distanza dai fratelli Gianni e Umberto Agnelli con il loro patron Giampiero Boniperti (il quale non lo sa, ma é il suo ultimo Fiorentina-Juventus da dirigente, visto che il 5 febbraio l’avvocato della famiglia Vittorio Caissotti di Chiusano gli subentrerà fino al 2003 pur restando, fino al 1994, solo sotto carica onoraria). Vediamo 2 squadre che hanno ancora molto da dire malgrado si trovino ben separate fra loro: la Juventus di Zoff é settima e in piena lotta per le coppe mentre la Fiorentina si trova in zona retrocessione senza contare il fatto che le competizioni ad eliminazione diretta stanno provando ambo le parti…fra una settimana esatta si torna in campo per la seconda giornata dei gironi a 3 di Coppa Italia sapendo che la Juventus deve battere a tutti i costi i bi-detentori della Sampdoria per eliminarli assieme al Pescara (vinceranno 2-1 con un contestato rigore di De Agostini nel finale e andranno a sfidare la Roma, altra regina del torneo in tale decennio) mentre la Fiorentina può solo vincere con almeno 2 gol di scarto contro il Napoli per poterlo fare fuori assieme al Bologna (terminerà 1-1 e a giocare col Milan ci andranno proprio i partenopei) nel raggruppamento più difficile (la formula del torneo prevede, per quest’anno soltanto, che chi vince i giorni andrà in semifinale), inoltre a marzo riprenderà la Coppa UEFA, nei cui quarti la Fiorentina si misurerà con l’Auxerre e la Juventus dovrà fronteggiare il temuto Amburgo; sul campo i tecnici, entrambi molto attenti alla tattica, sfruttano l’usato sicuro: Bruno Giorgi (esonerato il 25 marzo successivo in favore di Francesco Graziani dopo lo 0-0 col Cesena) adopera un 4-4-1-1 lineare in cui Baggio gioca alle spalle dell’argentino Dertycia (unico straniero che sarà escluso dalla prossima coppa del mondo) ma in cui mancano i difensori Pin e Di Chiara oltre agli esclusi per scelta tecnica Banchelli (attaccante) e Zironelli (centrocampista) intanto che Dino Zoff, ex bandiera e portiere degli juventini, si rifugia in un 4-4-2 a rombo che oggi potremmo definire 4-3-1-2 sfruttando il fatto che non manca nessuno tranne il difensore Serena e il centrocampista Fortunato…entrambi lasciati fuori per carenza di convocazioni possibili. In diversi si faranno valere al prossimo mondiale mentre altri deluderanno: se il portoghese Rui Barros mancherà la qualificazione, ecco che invece, il duo Alejnikov-Zavarov, spina dorsale dell’Unione Sovietica battuta in finale ad “Euro 1988” dall’Olanda per 2-0 a Monaco di Baviera, uscirà al primo turno giungendo ultimo nel gruppo B (Camerun primo ma che perderà l’ultima ininfluente gara del girone contro i russi per 4-0 dopo che essi stessi avevano ceduto contro la Romania seconda e l’Argentina ripescata sempre per 2-0…in particolare le polemiche ci saranno al secondo turno, quando sullo 0-0 l’arbitro svedese Friedriksson negherà un evidente rigore a Protasov per un fallo di mano di Maradona sulla riga di porta in occasione di un’incornata su calcio d’angolo)…poi toccherà al Brasile di Dunga essere fatto fuori dai finalisti argentini per 0-1 agli ottavi sul nuovo terreno di Torino, il “Delle Alpi”, precedendo la Cecoslovacchia di Kubik estromessa a Milano nei quarti ancora per 1-0 dai futuri campioni della Germania occidentale per poi vedere l’Italia di Tacconi, De Agostini, Marocchi, Schillaci con Baggio fermata sull’1-1 e poi 3-4 ai rigori dalla stessa Argentina a Napoli in semifinale pur essendo la favorita assieme ai teutonici (ci piazzeremo terzi superando l’Inghilterra 2-1 a Bari nella finale di consolazione fra mille rimpianti)
Solo Juve all’intervallo
Le marcature sono quelle previste: Faccenda-Schillaci, Pioli-Barros, Dell’Oglio-Zavarov, Iachini-Alejnikov contro Bonetti-Dertycia, Napoli-Baggio, Galia-Dunga, Marocchi-Kubik…restano liberi solo i portieri (Landucci e Tacconi), i leader difensivi (i capitani Battistini con Tricella) oltre ai terzini fluidificanti (De Agostini insieme a Volpecina). Al 1′ bel cross di Kubik dalla sinistra che si spegne sull’esterno della rete ma la 2′ ecco lo 0-1: angolo conquistato da Napoli, Zavarov batte in mezzo e lo stesso Napoli insacca di testa tutto solo in area (primo gol in stagione per lui…saranno 3 alla fine: quello decisivo contro l’Inter per 1-0 e poi il gol che aprirà il 4-0 con la Cremonese); al 9′ destro di Kubik rientrando dalla sinistra a lato di un metro circa mentre all’11’ tocca a Napoli mancare il bersaglio con un destro del limite spentosi oltre la traversa e al 13′ miracolo di piede di Landucci su bel destro di prima da parte di Schillaci. Siamo al 15′ quando Dertycia, servito da Iachini, conclude con una maldestra rovesciata di destro da dentro l’area spedendo fuori…al 17′ ecco lo 0-2: break di Marocchi a centrocampo che recupera la palla dai piedi di Dunga innescando Zavarov in profondità e il destro del sovietico da dentro l’area di rigore si spegne in rete sul primo palo (3+3+1 al momento per lui…alla fine saranno 5+3+1); al 22′ Tricella stende per la seconda volta in pochi minuti Baggio, lanciato a rete prendendosi il primo giallo del pomeriggio mentre al 25′ Battistini conclude fuori di destro dal limite dell’area su sponda di Baggio prima che al 26′ sia Bonetti ad essere ammonito per un’altra entrataccia su Baggio. Al 28′ destro ancora alto di Battistini su assist di Kubik e poi ci pensa De Agostini a spazzare il tiro di Dertycia sul corner successivo…dopo é la volta ancora di De Agostini, che si vede deviare un cross dalla trequarti da Faccenda in modo tale che la sfera termini in mano a Landucci. Al 29′ gran punizione di Baggio a giro di destro appena fuori sul lato destro, al 35′ ancora Baggio ci prova ma la palla é bloccata da Tacconi.
Rimonta casalinga
All’intervallo Giorgi rompe gli indugi e fa 2 cambi: Nappi per Faccenda e Buso per Kubik passando ad una sorta di 4-2-4 rudimentale per tentare la rimonta: Pioli-Dell’Oglio-Battistini-Volpecina, Dunga-Iachini, Buso-Dertycia-Nappi-Baggio…al 46′ subito parata di Tacconi su punizione di Baggio battuta in area dalla destra mentre al 52′ dell’Oglio stende Marocchi con un fallo brutto da dietro aggiungendosi ai cattivi mentre al 54′ Marocchi ancora incrocia di poco fuori col destro a tu per tu con Landucci prima che al 56′ Bonetti si faccia espellere per doppia ammonizione abbattendo da tergo Nappi sulla fascia destra in modo da costringere Zoff ad inserire Bruno al posto di Barros lasciando il solo Schillaci davanti avallando un 4-4-1 a rombo in cui Zavarov agisce fra le linee. Al 63′ l’episodio che riapre tutto: Baggio serve corto Nappi su corner dalla destra e Alejnikov entra in scivolata su quest’ultimo all’ingresso in area portando Longhi a fischiare rigore ma prima della battuta Bruno fa ammonire Baggio simulando una spinta dopo aver allontanato la sfera dal dischetto…il n.10 viola non si fa condizionare poco dopo, quando insacca centrale di interno destro con Tacconi che va lungo a destra per l’1-2 (11+1+1 in stagione finora…alla fine saranno 17+1+1) ma subito dopo ecco altra tensione, con Dertycia richiamato in un alterco sempre con Bruno (entrato più per scaldare l’ambiente che per giocare); al 67′ Iachini prende il giallo facendo fallo ancora su Marocchi (indispensabile a recuperare palloni), il quale viene graziato avendo dato una manata come reazione dopo che anche Dunga poteva essere espulso per un paio di gesti di stizza…al 68′ dentro Alessio per Zavarov e passaggio al 5-3-1 (Alessio-Napoli-Tricella-Bruno-De Agostini, Alejnikov-Galia-Marocchi, Schillaci). Siamo ormai giunti al 70′ quando Schillaci butta via un pallone su una punizione nemica facendosi iscrivere ai cattivi di giornata e al 72′ ecco il 2-2: punizione di destro battuta da Dunga sulla trequarti e spiovente sul secondo palo per Battistini, che realizza con una palombella di testa sul lato opposto pure se l’obiettivo era metterla di nuovo in mezzo (terzo e ultimo gol in campionato per lui dopo quelli con la Samp e la Roma, sempre in casa, nel girone d’andata…ad essi si aggiungeranno i 2 in coppa nazionale a Licata e bologna). Al 78′ ecco il secondo giallo per Dell’Oglio a causa di un fallo sull’eterno Marocchi (decisamente il migliore dei suoi) con Baggio e Baggio e Buso che si abbassano sugli esterni lasciando il duo Nappi-Dertycia in favore di un 4-3-2 in cui Nappi gira fra le linee…all’84’ miracolo di Tacconi su destro al volo di Buso e poi Bruno spinge in corner la palla anticipando Nappi che arrivava davanti alla porta vuota ma sbatte contro il montante facendosi male in un finale in cui Pioli crolla a terra per crampi lasciando i suoi in 9 (3-5-1: Dell’Oglio-Battistini-Volpecina, Nappi-Dunga-Baggio-Iachini-Buso, Dertycia). Al triplice fischio a Firenze si esulta per la sconfitta evitata (é dallo 0-1 firmato Brio del 1982/83 che i torinesi non espugnano il capoluogo toscano: da allora 3-3, 0-0, 1-0, 2-0, 1-1, 1-1, 2-1 per i padroni di casa) ma adesso sono 4 i pareggi consecutivi (1-1 in casa del Genoa, 2-2 col Bari, 0-0 a Bergamo, 2-2 con l’Inter) e sono 7 le partite senza vittorie che stanno proiettando i viola sempre più nei bassi fondi della classifica (sconfitte 1-0 a Verona e 2-1 con la Roma prima dell’1-1 di Cesena…l’ultima vittoria fu il 5-1 con l’Ascoli dello scorso 19 novembre) mentre la Juventus arriva a 6 trasferte senza vittorie (1-1 a Bologna, 1-0 a Roma, 2-2 a Cremona e Udine, 3-2 in casa del Milan) al netto del fatto che non perdono da 4 giornate calcolando il 3-0 col Lecce e il 2-1 a danno del Verona davanti ad una graduatoria che adesso ci dice Napoli 30; Inter, Sampdoria 28; Milan 27; Roma 25; Juventus 24; Atalanta 23; Bologna 20; Bari 19; Lazio 18; Fiorentina, Lecce 17; Genoa 16; Cesena 15; Cremonese, Udinese 14; Ascoli 12; Verona 11…sarà un campionato che ha ancora molto da dire, soprattutto in questi ultimi 2,5 mesi al netto dei tanti impegni di coppa.
Fine di un bel lustro viola…entusiasmo bianconero
Mercoledì 25 aprile la Juventus, dopo aver fatto 0-0 a Torino in febbraio, vincerà la sua ottava Coppa Italia (oggi sono 14 ma nel ’90 arriverà la penultima del vecchio millennio prima del 1995) superando 0-1 il Milan in trasferta (17′ Galia) e il 1° settembre crollerà 5-1 a Napoli in Supercoppa Italia (prima edizione disputata) mentre domenica 29 aprile il campionato emetterà il suo verdetto: Juventus quarta dietro a Napoli, Milan, Inter e Fiorentina tredicesima a pari punti con Cesena, Lecce (28 lunghezze) e a +1 sulle Udinese, Verona, Cremonese, Ascoli ma i veleni si sfogheranno tutti a maggio, mese solo delle coppe europee visto che la stagione italiana era stata chiusa anzitempo per permettere la definitiva preparazione del mondiale casalingo…la sera di mercoledì 16 maggio, dopo il 3-1 a Torino in data 2 maggio, i bianconeri vinceranno la loro seconda Coppa UEFA dopo quella del 1977 (ad ora si é aggiunta solo quella del 1993) proprio superando la Fiorentina fra le polemiche arbitrali e giuridiche nel primo “derby” europeo fra 2 squadre in finale internazionale (si giocherà ad Avellino il ritorno a causa di problemi di capienza a Firenze e di una controversa squalifica del campo di Perugia dopo l’invasione di campo successiva alla semifinale contro il Werder Brema…) mentre venerdì 18 maggio verrà ufficializzato anche che i Pontello, prossimi a vendere la Fiorentina, hanno ceduto Roberto Baggio proprio alla Juventus per 14 miliardi di lire innescando una rivolta cittadina senza precedente oltre che destinata a durare pure negli anni a seguire nei futuri tempi più o meno buoni in riva all’Arno intanto che Zoff si congederà dalla “Vecchia Signora” per fare posto a Luigi Maifredi malgrado la totale disapprovazione della piazza. Termina qui il nostro viaggio nel passato dell’ultimo big-match di questa stagione: Fiorentina-Juventus può significare Europa per entrambe come in quella lontana primavera del 1990, in cui l’Italia si stava godendo i suoi anni migliori malgrado il 3 settembre 1989 fosse morto il più grande difensore della storia italiana nonché simbolo della Juve Gaetano Scirea, rimasto vittima di un incidente in Polonia mentre si recava a visionare il Gornik Zabrze, prossimo avversario di Coppa UEFA dei suoi.
Il tabellino
FIORENTINA-JUVENTUS 2-2
FIORENTINA (4-4-1-1): Landucci; Pioli, Faccenda (46′ Nappi), Battistini (cap.), Volpecina; Kubik (46′ Buso), Dell’Oglio, Dunga, Iachini; Baggio; Dertycia. A disposizione: Pellicanò, Malusci, Callegari. Infortunati: Pin, Di Chiara. Scelta tecnica: Banchelli, Zironelli. Allenatore: Giorgi.
JUVENTUS (4-3-1-2): Tacconi; Napoli, Tricella (cap.), Bonetti, De Agostini; Galia; Alejnikov, Marocchi; Zavarov (68′ Alessio); Barros R. (57′ Bruno), Schillaci. A disposizione: Bonaiuti, Brio, Casiraghi. Scelta tecnica: Fortunato, Serena. Allenatore: Zoff.
ARBITRO: Longhi di Roma.
MARCATORI: 2′ Napoli (J), 17′ Zavarov (J); 63′ rig. Baggio (F), 72′ Battistini (F).
NOTE: Espulsi Bonetti (J) al 56′ e Dell’Oglio (F) al 78′ per doppia ammonizione. Ammoniti Iachini (F), Dertycia (F), Baggio (F) e Tricella (J), Schillaci (J) per gioco falloso.