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FIRENZE – E’ domenica 27 gennaio 1991: la prima guerra del Golfo mette in ginocchio il Medio Oriente, la Jugoslavia é piegata dal conflitto fra Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Serbia (durerà fino alle soglie del nuovo millennio la sofferenza in quella parte del mondo) e in Europa si discute di introdurre una moneta unica chiamata “Euro” che possa facilitare gli scambi fra i vari paesi (in Italia l’Euro diventerà ufficiale solo nel 2002) ma nel frattempo eccoci giunti alla giornata di Serie A n.18: la prima del girone di ritorno, in cui spiccano diverse sfide interessanti in uno dei momenti maggiormente tranquilli della stagione, dato che la Coppa Italia riprende fra 2 settimane dai quarti e le coppe europee ricominceranno dal medesimo turno a partire da inizio marzo.

Calendario lineare

La classifica a inizio turno, dopo aver recuperato lo scorso mercoledì 23 Sampdoria-Roma 2-1 prevista inizialmente per il 9 dicembre, vede Inter 24 punti; Milan 23; Juventus, Parma, Sampdoria 22; Genoa e Torino 19; Bari e Lazio 17; Fiorentina 16; Atalanta, Lecce, Napoli, Roma 15; Pisa 14; Bologna 12; Cagliari 10; Cesena 9…le sfide di giornata, inoltre, prevedono Bari-Atalanta 4-1 (25′ Colombo, 29′ rig. Paulo J., 52′ Maiellaro, 67′ Colombo; 78′ Bonavita), Cesena-Sampdoria 0-1 (45′ Branca), Genoa-Milan 1-1 (57′ Massaro; 73′ rig. Aguilera), Inter-Cagliari 1-1 (44′ Klinsmann; 87′ Cappioli), Juventus-Parma 5-0 (24′ Cesar J., 57′ Casiraghi, 73′ Marocchi, 85′ e 87′ Baggio), Lazio-Torino 2-1 (45′ e 69′ Pin; 89′ Lentini), Napoli-Lecce 2-2 (8′ Incocciati; 34′ rig. Pasculli; 70′ Careca; 87′ rig. Virdis), Pisa-Bologna 2-2 (17′ Padovano, 69′ Neri; 83′ rig. Turkyilmaz, 90′ Cabrini) ma la partita che interessa maggiormente dal punto di vista degli scontri diretti o dei nomi altisonanti é sicuramente Fiorentina-Roma, terminata 4-0 per i capitolini lo scorso 9 settembre…all'”Artemio Franchi” ci sono 26.700 spettatori di cui appena 5000 romanisti mentre l’arbitro é uno dei più esperti del panorama nazionale, ovvero Tullio Lanese di Messina.

Mondi diversi

In un contesto in cui gli scontri fra tifosi la fanno da padrone in una giornata soleggiatissima ma assai fredda e con una bella coreografia della curva di casa, non passa inosservato il fatto che questa é la terza partita (seconda consecutiva fuori casa dopo Roma-Pisa 0-2 e Sampdoria-Roma 2-1) di Flora Viola da presidentessa della Roma (la prima donna nella storia del calcio italiano) dopo la morte di suo marito Dino, deceduto sabato 19 gennaio per un tumore all’intestino…inoltre si sa che i viola del patron Vittorio Cecchi Gori (arrivato in estate a rilevare la società dai conti Pontello) hanno già mollato la Coppa Italia lo scorso novembre agli ottavi di finale per mano del Napoli (2-1 in Campania e 0-0 in Toscana) poi semifinalista ma sconfitto dalla Sampdoria al netto del fatto che i gigliati sono imbattuti dalla sconfitta 2-1 in casa della Juventus del 2 novembre 1990 (da allora sono arrivati 4 pareggi per 1-1 col Bari, sul terreno dell’Inter, con la Lazio e in casa del Torino al netto dell’1-0 al Bologna e 2-0 al Cesena…il bilancio delle sfide casalinghe in totale prevede 3+5+1 in campionato con 2+1+0 in coppa nazionale); sul fronte giallorosso ecco una squadra ottima in coppa, che appunto riprenderà su ambo i fronti contro la Juventus in casa sul fronte italiano prima dell’Anderlecht in quello UEFA con cammini vicini all’impeccabile e l’imbattibilità al sicuro per adesso…inoltre sappiamo che la Roma ha ottenuto appena 3 pari e 7 sconfitte in 10 trasferte (i punti fatti: 1-1 con la Lazio, 2-2 con l’Atalanta, 1-1 col Napoli mentre le batoste sono state 3-0 col Genoa, 2-1 con l’Inter, 1-0 col Torino, 2-1 col Parma, 5-0 con la Juve, 2-1 con la Samp) a cui vanno aggiunti la prima delusione casalinga per 0-2 col Pisa di 7 giorni addietro e gli 0-0 con Milan e Cagliari, a causa dei quali si é arrivati a 7 sfide senza vittorie (dal 4-1 col Bologna del 25 novembre…2 mesi esatti che hanno condotto alla zona retrocessione, con un solo punto di ritardo dai viola).

Tanta tattica e nazionali imprescendibili

Sul fronte degli assetti vediamo il 4-4-2 di Sebastiao Lazaroni, tecnico del Brasile agli ultimi mondiali italiani accasatosi a Firenze al posto del doppio ex Francesco Graziani (arrivato in corso d’opera per l’esonerato Bruno Giorgi), basato su marcature precise ma a “zona” e su una volontà specifica di cercare la prima iniziativa al netto di un bomber come Lacatus tenuto a riposo viste delle condizioni fisiche precarie, infortuni importanti come quelli del terzino sinistro Volpecina oltre all’ala Kubik e il mediano Pin con l’esterno Orlando squalificato; i romani, invece, guidati da Ottavio Bianchi (anche lui giunto in estate) si trovano per la prima volta a non dover fronteggiare un’emergenza che li attanaglierà fino a giugno: mancano solo il libero infortunato Comi, il portiere Peruzzi e il centravanti Carnevale squalificati per un anno causa doping (il famoso “Caso Lipopill” scoppiato ad ottobre all’indomani della terza giornata in cui Roma-Bari finì 1-0 e che costerà moltissimo a livello fisico anche allo stesso Dino Viola, espostosi in prima persona davanti all’opinione pubblica) mentre il centravanti della Primavera Muzzi resta fuori per scelta tecnica nonostante abbia già fatto delle buone performance come rimpiazzo di Rizzitelli (partito a sua volta come rincalzo di Carnevale)…il modulo é un classico 5-4-1 in linea usato come alternativa primaria al lineare 4-4-2 con marcature a “uomo” ferree e il libero Nela staccato dietro a tutti facendo affidamento su un regista come capitan Giannini e un “tuttofare” come Di Mauro oltre al centravanti Voller. La scorsa estate erano in diversi ad essere presenti ai mondiali vinti dalla Germania Ovest del duo Berthold-Voller per 1-0 contro l’Argentina a Roma la notte di domenica 8 luglio: i tedeschi avevano fatto fuori la Cecoslovacchia di Kubik ancora 1-0 nei quarti (entrambe vittorie su rigore) il 1° luglio intanto che la Romania di Lacatus aveva lasciato il torneo cadendo agli ottavi dinanzi all’Irlanda per 5-4 dal dischetto il 25 giugno in seguito allo 0-0 sul campo, ancora agli ottavi era stato il Brasile di Lazaroni, Aldair, Dunga a uscire ancora per 1-0 ma dinanzi all’Argentina il 24 che poi avrebbe battuto i padroni di casa italiani in semifinale fra i quali compariva Giannini (1-1 e poi 3-4 dagli 11 metri) il 3 luglio.

Viola di rabbia

Accoppiamenti scontati: Malusci-Voller, Fiondella-Salsano, Dell’Oglio-Desideri, Iachini-Giannini mentre dall’altro lato ecco Aldair-Borgonovo, Berthold-Buso, Tempestilli-Fuser, Carboni-Salvatori in modo che siano i portieri Mareggini e Cervone dare il primo impulso all’azione mentre i liberi Faccenda e Nela impostano mentre Di Mauro controlla capitan Dunga. Ne viene fuori l’ammonizione per Giannini a causa di un fallo su Iachini stesso mentre Mareggini pesca subito Buso con un lancio lungo e il centravanti di casa conclude da 25 metri trovando la deviazione di Berthold in corner facendo correre un grosso brivido agli avversari, dato che la sfera si spegne a fil di palo con Cervone spiazzato, poi tocca a Faccenda incornare fuori su punizione di Fuser dalla sinistra, ancora Fuser pericoloso su un cross bellissimo al volo da parte di Buso ma la capocciata termina a lato ancora di pochissimo (un’azione assai confusa, nata da un lancio di Malusci e con ben 4 colpi di testa consecutivi); la Roma si difende per ripartire poi con Salsano, il quale rientra dal lato mancino ma il suo destro non centra il bersaglio. Al 36′ ecco l’1-0: Dunga sulla trequarti lavora la palla per Fuser e l’esterno mette in mezzo rasoterra verso Buso, che di destro spiazza Cervone (per Buso sono 3+1 in stagione con fine di un digiuno che durava da inizio dicembre…a primavera si arriverà a 5+1: Parma, Bari, Roma e poi Pisa prima della trasferta a Cesena senza dimenticare la firma con il Venezia in Coppa Italia a inizio settembre) prima che Dunga costringa ancora Cervone al miracolo con un gran destro dal limite dell’area in attesa che Mareggini blocchi facilmente un cross di Voller dalla sinistra alla fine di un primo tempo in cui una Fiorentina assai rabbiosa é meritatamente in vantaggio.

La Roma non molla mai

Alla ripresa gli uomini di Bianchi ripartono al massimo riuscendo a pareggiare al 48′: Voller va via sulla sinistra rientrando verso il destro, gioca al centro per Di Mauro, il quale si gira sulla trequarti e serve Berthold…cross del tedesco di destro in controbalzo e Salsano, inseritosi da dietro, realizza di mancino al volo (secondo gol per lui a Firenze dopo lo 0-1 che aprì le marcature nello 0-3 per la sua Sampdoria del 24 febbraio 1985…inoltre stiamo parlando del secondo timbro contro la viola dopo il raddoppio nel 4-0 dell’andata che fu anche il primo gol nella capitale, il secondo consecutivo in trasferta in seguito a quello di Napoli ma sarà anche l’ultimo dei 4 realizzati fino al giugno 1991 senza dimenticare anche a quello realizzato a danno del Lecce; tutti e 4 nel girone d’andata ma i primi 2 nella capitale mentre gli altri in trasferta). 5′ dopo Cervone é ancora decisivo nel salvare un mancino al volo in mischia ancora su Buso prima che Mareggini salvi su destro violento di Berthold e su destro prima di Desideri che di Voller; ancora Fiorentina vicina al gol col sinistro alto di Fiondella mentre Mareggini manda in corner il traversone di Desideri dalla sinistra ma al fischio finale é sempre 1-1…la “X” in Fiorentina-Roma mancava dal 2-2 del 29 gennaio 1989 mentre gli ultimi 1-1 risalgono al 23 febbraio 1986 (campionato) e 4 giugno 1986 (coppa nazionale) intanto che alla fine anche personaggi illustri come il regista Franco Zeffirelli e Coppi, l’avvocato della Roma (imbattuta sul terreno dei toscani dall’1-0 del 3 gennaio 1988 ed uscita vincitrice per l’ultima volta nel 2-1 del 3 dicembre 1989), parleranno di una sfida condizionata solo parzialmente dal vento freddo ma in cui alla fine un punto a testa fa contenta solo la Fiorentina, che conserva l’imbattibilità mentre la Roma é in aperta crisi malgrado sia riuscita sempre a riprendere i risultati almeno temporaneamente nelle ultime 4 gare lontano da casa (Atalanta, Napoli, Sampdoria, Fiorentina: 3 pari e la delusione ligure)…la classifica, a questo punto, é Inter 25 punti; Juventus, Milan, Sampdoria 24; Parma 22; Genoa 20; Bari, Lazio, Torino 19; Fiorentina 17; Lecce, Napoli, Roma 16; Atalanta, Pisa 15; Bologna 13; Cagliari 11; Cesena 9 con un campionato più vivo che mai ma con Fiorentina e Roma più vicine alla “zona rossa” che alle coppe malgrado aspirazioni di inizio stagione ben differenti…

Rimpianti e piccole soddisfazioni

A giugno ecco i bilanci finali: Roma nona a 36 punti dietro a Sampdoria, Inter, Milan, Genoa, Torino, Parma, Juventus, Napoli e Fiorentina dodicesima a 31 (in mezzo Atalanta e Lazio a 35 punti) davanti a Cagliari, Bari, Lecce, Pisa, Cesena, Bologna ma salva di appena 6 lunghezze sul quart’ultimo posto; in Coppa Italia la Roma vincerà per la settima volta (l’ultima dello scorso millennio) superando la Sampdoria fresca scudettata per 4-2 in totale (3-1 in casa e 1-1 fuori) dopo aver perso la finale di Coppa UEFA tutta italiana con l’Inter (sconfitta 2-0 a Milano fra violente polemiche e vittoria 1-0 a Roma…ad oggi ultima finale internazionale del club) e prima di perdere la prima Supercoppa Italia giocata (1-0 in casa doriana) intanto che la società passerà di mano dai Viola all’imprenditore Giuseppe Ciarrapico, che la guiderà fino all’estate 1993 facendole rischiare il fallimento…si può dire che la gestione ad oggi più vincente della storia del club si sia chiusa esattamente come era cominciata, con la vittoria della coppa nazionale (finita per la terza volta nella bacheca capitolina nel 1980 prima del 1981, 1984 e 1986). Termina qui la prima tappa del passato di Fiorentina-Roma…il futuro sarà ricco di sorprese.

Il tabellino

FIORENTINA-ROMA 1-1

FIORENTINA (4-4-2): Mareggini; Fiondella, Malusci, Faccenda, Dell’Oglio; Salvatori, Iachini, Dunga (cap.), Fuser; Borgonovo, Buso. A disposizione: Landucci, Pioli, Di Chiara, Nappi, Lacatus. Infortunati: Volpecina, Kubik, Pin C. Squalificati: Orlando. Allenatore: Lazaroni.

ROMA (5-4-1): Cervone; Tempestilli, Berthold, Nela, Aldair, Carboni; Desideri, Giannini (cap.), Di Mauro, Salsano; Voller. A disposizione: Zinetti, Pellegrini L., Piacentini, Gerolin, Rizzitelli. Infortunati: Comi. Squalificati: Peruzzi, Carnevale. Scelta tecnica: Muzzi. Allenatore: Bianchi.

ARBITRO: Lanese di Messina.

MARCATORI: 36′ Buso (F); 48′ Salsano (R).

NOTE: Ammonito Giannini (R) per gioco falloso.

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