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Raccolte e aste benefiche, appello al calcio italiano. Pallotta farà una donazione, in vendita la maglia di Dzeko. Fiorentina e Serie B dicono sì

ROMA – Quella foto che sfonda il cuore ha messo tutti dalla stessa parte. E chi sta da un’altra parte, peggio per lui. Un bambino di tre anni senza vita su una spiaggia. Si chiamava Aylan Kurdi ma aveva anche migliaia di altri nomi, tutti i nomi delle piccole vittime della malvagità e dell’indifferenza. Di chi fugge ed è infinitamente più coraggioso di chi insegue. Domani la Roma lancerà Football Cares, un programma che chiama i club e i tifosi italiani a unirsi per affrontare la crisi europea e planetaria dei rifugiati. Il club e il presidente James Pallotta avvieranno l’iniziativa con una significativa donazione. Sarà il primo passo di una serie di aste benefiche e offerte di denaro il cui ricavato verrà devoluto a quattro organizzazioni umanitarie impegnate sul campo: Unhcr, Save the Children, International Rescue Committee e Croce Rossa. Alan è un simbolo e parla con miriadi di voci. Le Nazioni Unite calcolano in 60 milioni il numero di rifugiati che hanno abbandonato le proprie case fuggendo da guerre e persecuzioni. Migliaia di loro muoiono. Affrontano il mare e le condizioni estreme delle migrazioni a cui prendono parte, vengono talvolta respinti alle frontiere, talvolta imprigionati e sfruttati, talvolta ignorati e respinti. Quella che si sta affrontando è un’emergenza umanitaria e come tale Football Cares intende trattarla.

Altri club calcistici, in Germania, Scozia e Spagna, hanno varato iniziative. Lo scopo è sempre raccogliere fondi da destinare alle necessità e alla salvezza dei rifugiati. Bayern e Real doneranno in proprio un milione di euro. Ma è la prima volta che una società cerca di coinvolgere l’intero movimento calcistico in cui agisce, sul modello americano della Nba Cares. Il nome dell’iniziativa ricalca quello di Roma Cares, la fondazione legata al club giallorosso che coordina le attività sociali messe in atto attraverso la collaborazione dei giocatori, dei tecnici e dei dirigenti della Roma. Si va dalle classiche raccolte di denaro alle visite a istituti di cura alle lezioni di tifo corretto tenute dagli stessi calciatori nelle scuole primarie e secondarie. Pallotta aveva già annunciato un ulteriore stanziamento, indipendente da quello per Footbal Cares, di un milione di dollari.

La Fiorentina ha comunicato la sua disponibilità. La speranza della Roma è che tutti gli altri club della Serie A e non solo (anche la Lega di B contribuirà) ne seguano l’esempio, a cominciare da Juventus e Lazio. Quest’iniziativa non ha e non vuole avere bandiere. Qualsiasi celebrità può mettere all’asta ciò che desidera, chiunque ami il calcio e voglia donare un oggetto può contattare l’indirizzo footballcares@ asroma.it. Da parte giallorossa si comincia con la maglia indossata da Dzeko in Roma-Juve. Nessuno da solo fa la differenza. Il calcio italiano tutto insieme può riuscirci.

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