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ROMA – 46 tiri di cui 16 nello specchio della porta; il tutto ha prodotto un solo gol e 4 traverse, oltre ad una quantità infinita di parate del portiere avversario. La Roma si allontana forse definitivamente dal quinto posto e mette anche a rischio il sesto, che varrebbe comunque l’accesso all’Europa League. La partita col Venezia inizia in modo tale che peggio non si può: Okereke dopo 1’ infila Rui Patricio e porta avanti i suoi. La Roma sonnecchia anche per lo scarsissimo apporto dato da alcuni giocatori cui Mourinho ha concesso una ulteriore opportunità per mettersi in mostra, su tutti Veretout e Maitland-Niles. I lagunari già retrocessi grazie al pareggio della Salernitana ad Empoli nel pomeriggio, rimangono anche in 10, ma la Roma fa possesso palla e niente più: i pericoli per la porta ospite arrivano da una punizione di Pellegrini finita sulla traversa. Nella ripresa Mourinho mette subito Karsdorp, El Sharaawy e Zalewski e le cose migliorano notevolmente. Ma stasera gli Dei del calcio hanno deciso di voltare le spalle alla squadra giallorossa e così la traversa dice no altre 3 volte alla Roma (Pellegrini ancora su punizione, poi Cristante e Zalewski con 2 legnate da lontano che non oltrepassano la linea di porta). Il gol del pari lo trova Shomurodov anche lui in campo nel secondo tempo. La Roma continua a cingere di assedio la porta avversaria ma alla fine un contropiede letale del Venezia potrebbe costare anche il misero punticino conquistato, se non fosse per un miracoloso salvataggio di Pellegrini a porta vuota. Anche stasera la Roma dimostra di aver problemi in attacco se si bloccano Abraham e Pellegrini. La società dovrà intervenire proprio su questo aspetto, per alzare i propri obiettivi nella prossima stagione.

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