Quando si ferma tremano tutti. Lucas Biglia ieri non s’è allenato, dal ritiro dell’Argentina hanno fatto sapere che è stato sottoposto ad accertamenti strumentali per un dolore accusato alla regione inguinale destra. L’AFA, la Federazione argentina, tramite un tweet ha comunicato che il regista sarà ricontrollato oggi. Si tratterebbe solo di un sovraccarico muscolare, questo scrivevano ieri i media sudamericani. Si trema a Formello perché Biglia è fresco di rientro, perché è l’uomo che ha rilanciato la Lazio, perché non può assentarsi di nuovo. È considerato a rischio per il match tra Paraguay e Argentina, è previsto nella notte tra martedì e mercoledì. Oggi si avranno più notizie, le attende la Lazio, le attende Pioli. La speranza è che si sia trattato solo di un allarme. Il Principito è reduce dalla sconfitta rimediata dall’Argentina contro l’Ecuador (corsa al Mondiale 2018), ha accusato fastidi dopo aver giocato 90 minuti.
IL VERTICE – S’avvicinano giorni importanti per il suo rinnovo. Il contatto c’è stato, l’incontro tra la Lazio e il suo manager è fissato per la prossima settimana. Enzo Montepaone, procuratore di Biglia, è pronto a partire, prepara la sbarco a Roma. Il contatto è stato telefonico, risale alle ultime ore, ha preceduto le notizie provenienti dall’Argentina. La società e Montepaone si son dati appuntamento in modo ufficiale. S’incontreranno, parleranno, si confronteranno. Il contratto è pronto da tempo, è nel cassetto. È un accordo da 2,5 milioni l’anno sino al 2020, la cifra è comprensiva di bonus. Ci sarà da trattare, vale per ogni negoziazione, figuriamoci per quelle che riguardano i big. Biglia potrebbe essere allettato dall’offerta economica e non da un maxiprolungamento. Non basterà un incontro, è questa la previsione. I rinnovi, in casa Lazio, tranne alcune eccezioni son sempre stati difficili. Biglia è un caso a parte, gli va riconosciuto ciò che merita. È vicecampione del mondo e d’America, è diventato capitano della Lazio, ne è leader, ha cominciato a segnare con continuità, per lui sono state rifiutate offerte da capogiro (l’ultima è stata quella avanzata dal Manchester United). Valore e stipendio sono stabiliti dal mercato.