In casa non prendete gol…
“Credo sia così per tutte le squadre, abbiamo esagerato nelle prime giornate nei gol subiti. Per come cerchiamo di interpretare le gare non dovrebbe esserci differenza; è ovvio che giocare davanti ai nostri tifosi rende più agevole mettere sotto pressione l’avversario. Vincendo tutte le partite in casa non avremo grandi risultati, dobbiamo migliorare fuori. Sono soddisfatto dell’impegno di questa sera”.
La squadra è tornata a divertirsi…
“E’ vero, ma vorrei chiudere le partite prima. La Lazo ha qualità importanti, è differente da ogni altra squadra. Abbiamo tanti pregi e qualche difetto, non possiamo cambiare le nostre caratteristiche. Abbiamo bisogno di entusiasmo, se un giocatore ha qualità è giusto che provi le proprie giocate. Sto vedendo una crescita importante”.
La Lazio può soffrire di vertigini?
“Dobbiamo abituarci a stare lì, vogliamo stare più in alto possibile. Dobbiamo giocare ogni partita come fosse sempre la più importante, abbiamo superato un momento difficile e ora vogliamo continuare. Tra due giorni riscendiamo in campo, pensiamo a recuperare energie perchè affronteremo una squadra importante contro un allenatore che ci conosce bene”.
Pensa che sia una delle migliori partite della Lazio?
“Sì perchè conosco le difficoltà nell’affrontare il Torino. Per 95 minuti abbiamo giocato con compattezza, disponibilità, giovedì sera abbiamo dimostrato che anche in 10 possiamo dare tanto”.
Con l’Atalanta ci sarà Biglia?
“Non voglio toglier niente a Biglia, ma abbiamo perso la finale di Supercoppa con lui in campo. Ha finito la partita stanco, vedrò se due giorni sono sufficienti per recuperare”.
PIOLI A MEDIASET PREMIUM
Ottava consecutiva in casa e Lazio seconda. Ci siete anche voi per lo Scudetto?
“La Lazio c’è per essere competitiva, per dare sempre il massimo in ogni partita. Stiamo lavorando con grande attenzione, abbiamo superato un momento difficile e dobbiamo continuare così mettendo in campo le nostre potenzialità che non sono poche. Ma non è il momento di guardare la classifica”.
Momento sliding doors, non è entrato Kishna…
“Più che illuminazione posso dire che ho giocatori particolari. Anderson a volte ti fa venire voglia di cambiarlo, ma poi ha grande qualità e giocate eccezionali. Avevo uno fresco in panchina, Felipe e Antonio hanno giocato tutta la partita giovedì. Giocheremo molto, ho tante soluzioni e oggi è andata bene così”.
Anno rivoluzionario?
“Credo che siamo solo all’inizio, se c’è una squadra che ha fatto meno è la Juve ma può tornare a lottare per il vertice. Nonostante la classifica rimane la favorita con Roma e Napoli, che hanno speso e investito. Prima di domenica giochiamo mercoledì e sarà molto difficile. Oggi avversario difficile, siamo stati uniti e abbiamo corso l’uno per l’altro e con le qualità che abbiamo siamo riusciti a trovare le giocate vincenti”.
Siete cresciuti ancora dopo lo scorso anno, L’aspetto mentale conta di più anche a livello di allenatori…
“Ci sono differenti opinioni, c’è chi dice che l’allenatore incide poco e chi tanto. Io ho la fortuna di allenare un gruppo veramente bello, abbiamo valori umani importantissimi e grandi qualità. Con questi valori si può andare lontano, abbiamo avuto un contraccolpo ai preliminari che tutto l’ambiente ha pagato. Siamo consapevoli che le difficoltà arriveranno e dobbiamo continuare a lavorare. Sappiamo che c’è da soffrire, ma anche che c’è la possibilità di vincere”.
Ora bisogna impattare bene le partite in trasferta…
“Ogni partita dà tre punti, in casa o fuori non cambia tanto. Quest’anno nelle prime trasferte siamo stati in difficoltà. Nelle ultime due abbiamo creato, ma siamo in crescita e come mentalità proviamo sempre a fare le partite. Giocare fuori in Italia è difficile, l’Atalanta è ostica e l’allenatore ci conosce. Non è perché ci chiamiamo Lazio e vinceremo per questo. Andremo a Bergamo per fare la nostra partita e cercare di vincere”.
Donnarumma e Diego Lopez?
“Non è semplice gestire, abbiamo rose lunghe. Davanti ho tre centravanti forti, cercherò di giocare tutti scegliendo per il bene della squadra. I giocatori devono accettare le scelte e farsi trovare pronti quando chiamati in causa. Mi auguro di ritrovare sempre i giusti atteggiamenti”.
PIOLI A SKY SPORT
Non è che quello dell’8 Novembre è diventato un derby scudetto?
“La classifica ora dice questo, ma non credo sia importante. Siamo ancora a Ottobre e mancano tante partite, in più bisogna fare i conti con le altre squadre, la Juve su tutti che rientrerà nella corsa al titolo. Io sono felice e soddisfatto quando la squadra da il massimo e tira fuori tutto ciò che ha dentto. Prima del derby, poi, ci saranno altre partite molto difficili, come quella di Bergamo. C’’è tempo per pensare alla sfida contro la Roma, che comunque prepareremo nel miglior modo possibile.”
Perchè molte volte tiene Felipe Anderson in panchina?
“Io ho la fortuna di avere tanta qualità in questa squadra. E’ chiaro che oggi i riflettori oggi saranno su Felipe perché ha segnato due gol, ma abbiamoo Candreva, Milinkovic, Matri, Klose, Djoprdjevic, Biglia e altri. Avendo così tante possibilità ci sta che un ottimo giocatore possa partire dalla partita. Felipe è un giocatore che secondo me esce troppe volte dalla gara, per questo mi viene voglia di cambiarlo. Inoltre noi giochiamo un calcio molto dispendioso e quindi devo anche gestire le forze dei miei giocatori”.
PIOLI A LAZIO STYLE
Squadra più cinica?
“La squadra sta crescendo nella consapevolezza delle proprie qualità. Con questo spirito di sacrificio possiamo fare bene. Abbiamo tante qualità, lo voglio sottolineare. Le partite si vincono con talento e attaggiamento: è questa la ricetta vincente”
La Lazio può credere in questa stagione
“I miei giocatori hanno tanto dentro, parlo di qualità del lavoro. Loro hanno un cuore davvero grande e ogni partita va interpretata con la convinzione di poterla vincere. Giochiamo ogni tre giorni ed è inutile guardare troppo avanti. per ora siamo soddisfatti del lavoro, ma mercoledì possiamo tornare ancora a vincere”
Kishna stava per sostituire Felipe?
“Ogni tanto Pipe sembra uscire dalla partita, ma ha sempre il guizzo vincente. Lo sapevo e ho aspettato. Poi ho preferito far uscire Candreva che era più stanco e aveva giocato di più giovedì”
Quanto era difficile oggi per Mauricio?
“Credo che certi errori sono difficili da superare, però lui è stato bravo. Non è stato difficile sceglierlo, non ho visto un ragazzo titubante. io credo che lui sia un buon difensore, ora che sa di aver sbagliato ha alzato l’attenzione. Anche io ho giocato difensore, il nostro è un ruolo difficile e bastardo. Basta un pallone sbagliato per rovinare la propria gara: ci vuole mentalità, attenzione, concentrazione”
Quanto è stato importante il lavoro degli esterni alti? Un commento su Milinkovic?
“Gli esterni hanno lavorato tanto, sono stati bravi a capire quando spingere e quando tornare e aiutare. Quando la palla ce l’ha l’avversario tutta la squadra deve lavorare. Per quanto riguarda Milinkovic deve sapere che deve alzarsi meno, ma ha fatto una gran partita. Con la forza che ha può fare qualsiasi ruolo e diventerà completo”.