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NAPOLI – La scuola é appena ricominciata dopo le vacanze di Natale e il freddo la fa da padrone nel gennaio del 1991, é scoppiata dal 2 agosto la seconda guerra del Golfo e il prossimo 24-29 giugno Roma ospiterà gli europei di basket che saranno vinti dalla Jugoslavia in finale contro i padroni di casa per 88-73. Intanto questi sono gli anni del calcio italiano ai vertici più alti della sua storia e domenica 13 gennaio si gioca, con tutte le partite in contemporanea alle 15 senza che ancora ci siano i diritti tv (saranno inventati nel biennio seguente) da poter seguire solo alla radio, la giornata n.16 di Serie A.

Ripresa faticosa ma necessaria

La classifica del nostro campionato, al momento, é la seguente: Inter 21 punti; Juventus 20; Milan e Sampdoria 19; Parma 18; Torino 16; Atalanta, Bari, Genoa, Lazio 15; Napoli e Roma 14; Fiorentina e Lecce 13; Pisa 12; Bologna, Cagliari; Cesena 9 con partite che possono riservare alti tassi di tecnica al netto di tatticismo esasperato anche in base ai propri obiettivi…Lazio-Inter 0-0, Pisa-Juventus 1-5 (20′ Casiraghi, 37′ Baggio, 49′ Casiraghi; 59′ Simeone; 73′ Casiraghi, 80′ Baggio), Milan-Bari 2-0 (30′ Gullit, 58′ aut. Brambati), Cesena-Parma 0-1 (45′ Brolin), Lecce-Sampdoria 1-0 (66′ Pasculli), Genoa-Atalanta 2-0 (22′ Onorati, 32′ Skurahvy) prevista per lunedì 14 gennaio sempre alle 15, Torino-Fiorentina 1-1 (19′ Bresciani; 84′ Salvatori), Cagliari-Bologna 0-0 ma la gara che, per distacco e blasone recente interessa maggiormente la critica, é sicuramente Napoli-Roma, che va in scena al “San Paolo” con una bella cornice di 51.000 spettatori ma i romanisti sono solo 1000 e vengono stipati al primo anello sulla destra della “Tribuna Posillipo” con il solo risultato che gli scontri fra le 2 tifoserie, gemellate fino al 1988 ufficialmente, inizieranno dalla stazione dei Campi Flegrei, da dove arriveranno i treni predisposti ai sostenitori giallorossi per poi spingersi fino a dentro lo stadio (lancio di oggetti dai lati e da sopra con cariche della polizia a più riprese intanto che verranno esposte pure delle bandiere irachene come simbolo di protesta per la guerra in corso). Dopo le vacanze di Natale il mese di gennaio vedrà i vari club impegnati solo nel campionato fino a mercoledì 6 febbraio, quando il Napoli si troverà davanti il Bologna nei quarti di Coppa Italia (perderà 0-1 in casa per poi rimonta 3-1 in trasferta negli ultimi 3′ di gioco) mentre la Roma dovrà fronteggiare la Juventus detentrice del titolo (1-1 nella capitale e poi ottimo 2-0 in Piemonte); si sa anche che i campani, vittoriosi per la prima volta in Supercoppa Italia (sarà l’unica fino al 2014) contro gli juventini per 5-1 lo scorso 1° settembre 1990, sono usciti dalla Coppa dei Campioni ai rigori contro lo Spartak Mosca agli ottavi il 7 novembre 1990 per 5-3 avendo rimediato un doppio 0-0 successivo al 3-0 e 2-0 con l’Ujpest (5-0 totale ma con una statistica curiosa: gli azzurri non incasseranno mai reti se non dal dischetto e da qui dovranno aspettare il settembre 2011 per rigiocare tale competizione) al netto del fatto che i romani hanno ancora da onorare l’impegno in Coppa UEFA, dove ospiteranno in casa i futuri campioni belgi dell’Anderlecht ai quarti previsti per mercoledì 6 marzo: si prospetta un mese faticoso e cruciale per le sorti della seconda parte della stagione.

Napoli-Roma, sfida fra decadute e individualità

Il presidente dei capitolini Dino Viola si é sentito male in occasione delle feste mentre era in vacanza a Cortina d’Ampezzo, al momento si trova in ospedale a lottare fra la vita e la morte causa un cancro all’intestino ma non sa ancora che questo sarà il suo ultimo scontro col Napoli da patron romanista, dato che morirà sabato prossimo (19 gennaio 1991) lasciando la società che ha sempre amato da ben prima di 11 anni di onorata dirigenza…al contrario, a Fuorigrotta c’é Corrado Ferlaino (presidente partenopeo) nello stesso settore di Flora Viola assieme ai figli Ettore e Federico (a fare le veci di Dino), tutti ansiosi di vedere come andrà una partita che negli ultimi anni ha portato nelle bacheche societarie 3 scudetti sommati a 5 coppe Italia, una Supercoppa nazionale, una Coppa UEFA fra entrambe. Sul fronte degli allenatori anche é una gara particolare: Alberto Bigon é al suo secondo torneo da tecnico vesuviano e sceglie di adoperare un 4-4-2 a “rombo” ma privo del mediano infortunato Crippa mentre il libero titolare Renica con capitan Maradona sono squalificati; sul fronte opposto troviamo Ottavio Bianchi, che per la prima volta dopo il mitico ciclo del 1985-89 (fruttato il primo tricolore oltre alla seconda coppa nazionale e la Coppa UEFA oltre ad una stabilità nelle cime mai avuta prima), ritrova gli azzurri in casa loro nel suo primo anno sulla panchina capitolina affidandosi ad un modulo d’emergenza visto che il suo 4-4-2 non é adoperabile: 5-3-2 dovendo fare a meno del libero Comi e del centrocampista Desideri intanto che il giovane portiere che doveva partire titolare per tutto l’anno, ovvero Peruzzi, sta fuori da ottobre per una squalifica di un anno per doping assieme all’ex attaccante partenopeo Carnevale (le vittime del famoso “caso Lipopill” scoppiato dopo Roma-Bari 1-0 della terza giornata…una delle sospette causa di aggravamento anche della malattia del presidente Viola, tirato in mezzo alla bufera con condizioni fisiche già non buone in modo da esporre la Roma ad una gogna mediatica che riverbererà riflessi fin troppo opachi già l’anno dopo, quando tutti e 2 i giocatori saranno pienamente riabilitati). Per una volta la Roma non é in emergenza come nelle occasioni precedenti ma pareggia ininterrottamente da 4 sfide (dopo la vittoria per 4-1 col Bologna, successiva all’1-1 in casa del Genoa negli ottavi di coppa nazionale, sono arrivati l’1-1 in casa laziale, 0-0 col Milan, 2-2 a Bergamo, 0-0 col Cagliari) mentre in Coppa UEFA l’ultimo risultato é stato il 2-0 avuto sul campo del Bordeaux prima dei milanisti e fisicamente non é al top, complici pure molti che rientrano da infortuni e guai di vario genere tipo quello influenzale…il Napoli, viceversa, viene dal doppio 2-1 casalingo con Lazio e Torino ma non perde sul terreno amico da Napoli-Sampdoria 1-4 del 18 novembre 1990 intanto che ha perso 1-0 (87′ Casiraghi) in casa della Juventus il 30 dicembre fra i veleni per l’espulsione di Galli al 32′ (gli subentrerà il giovane Taglialatela) e prima aveva impattato 0-0 a Cesena (non segnano dal 22′ di Napoli-Lazio 2-1 datato 16 dicembre), infine l’ultima “X” rimediata in Campania era stato l’1-1 col Milan del 21 ottobre.

La classifica e i nazionali

Il vantaggio sulla zona retrocessione é un misero +2 e i tempi in cui si giocava lo scudetto in riva al Tevere o al Volturno sembrano solo un lontano ricordo, rispetto al Cesena quart’ultimo e fra gli uomini che hanno giocato l’ultima sfida dell’Italia (Cipro-Italia 0-4 del 22 dicembre, giornata n.3 di qualificazione agli europei in Svezia del 1992) vediamo solo il capitano napoletano di giornata Ferrara, che assieme a De Napoli, Carnevale e capitan Giannini avevano vissuto la delusione del mondiale passato arrivando terzi dopo aver battuto l’Inghilterra a Bari per 2-1 la sera di sabato 7 luglio 1990 dopo la cocente eliminazione nella semifinale di Napoli martedì 3 luglio per 1-1 e poi 3-4 ai rigori contro l’Argentina di Maradona, già carnefice del duo brasiliano Alemao-Careca oltre ad Aldair nell’ottavo chiuso 1-0 a Torino domenica 24 giugno, ma poi “giustiziata” a Roma sempre per 1-0 dalla Germania Ovest (pochi mesi dopo solo Germania, data la recente riunificazione) della coppia Berthold-Voller diventata vincitrice…uomini come il portiere Giovanni Galli, campione del mondo da terzo portiere nel 1982, e Nela avevano vissuto la delusione del 1986 in Messico, quando perdemmo agli ottavi 2-0 con la Francia ma ormai sono fuori dal giro come Baroni, Francini (reduci dell’europeo 1988 chiuso in semifinale contro l’URSS per 2-0) e il giovane Zola si sta affermando con le giovanili.

Meglio i padroni di casa

All’ingresso in campo delle 2 squadre la curva di casa esibisce una bellissima coreografia fatta di stendardi con la scritta “NO” e la scritta “PER UN MONDO UNITO NO ALLA GUERRA” a campeggiare davanti ma in campo la guerra comincia attraverso marcature asfissianti e accoppiamenti ben chiari: capitan Ferrara-Rizzitelli, Baroni-Voller, De Napoli-Giannini, Venturin-Gerolin, Francini-Di Mauro da un lato con Tempestilli-Incocciati, Aldair-Careca, Berthold-Zola, Nela-Alemao…fondamentalmente Galli e Cervone (i portieri) con Corradini (libero napoletano) e Carboni (fluidificante basso della Roma) sono gli unici svincolati in grado di poter dare un’impronta di gioco mentre gli scontri di susseguono. In apertura vediamo subito Francini che va via sulla sinistra per poi crossare verso Incocciati, che anticipa Tempestilli col sinistro ma Cervone fa il miracolo sul primo palo…poco dopo é Rizzitelli a divincolarsi al limite dell’area per poi servire Gerolin, che supera Galli in uscita con l’esterno destro ma sulla linea il recupero provvidenziale di Baroni sventa la minaccia in corner; al 15′ ecco l’1-0 di casa: scambio Alemao-Incocciati-Careca, che gioca di sponda verso Zola e il destro dal limite del giovane fantasista si infila basso vicino al palo destro (per Zola, diventato papà in settimana per la prima volta, é il terzo timbro in Serie A dopo quelli contro Atalanta e Genoa, sempre in casa, l’anno passato oltre a quello in coppa dinanzi al Bologna…mentre per quest’anno si tratta del primo di 6 reti totali, tutte in campionato). Carboni e Francini, poi, si fanno ammonire appena prima che Alemao spedisca sull’esterno della rete un gran tocco di punta destro mentre Incocciati spedisce fuori di testa su corner di Zola malgrado un’uscita sbagliatissima di Cervone; la Roma soffre da centrocampo in giù ma quando riparte di fa pericolosa, con Galli che fa un doppio miracolo prima su destro di Voller e poi su un colpo di testa in tuffo di Gerolin che mette fuori causa Rizzitelli, giunto sulla respinta corta prima che Rizzitelli con Careca si aggiungano ai cattivi di gara e nel finale di tempo la lista degli ammoniti la completa Baroni malgrado la tolleranza dell’arbitro di Forlì Cornieti.

La Roma c’é

A inizio ripresa ecco che Piacentini rileva Tempestilli facendo passare i suoi al 4-4-2 (Berthold-Aldair-Nela-Carboni, Piacentini-Di Mauro-Giannini-Gerolin, Voller-Rizzitelli) in modo da spostare Berthold a terzino destro e inserire il mediano come ombra di Zola…in apertura di ripresa ecco un’altra parata centrale di Cervone su destro di De Napoli prima che Bianchi inserisca Salsano per Gerolin volendo tentare la mossa di 3 uomini forti tecnicamente facendolo partire dalla sinistra ed é proprio Salsano, al 65′ a segnare l’1-1 con un gran sinistro rasoterra incrociato venendo servito da Carboni (per il giovane regista, arrivato dalla Samp in estate, é il terzo gol su 4 in tutto l’anno: i primi erano stati in casa contro Fiorentina e Lecce mentre l’ultimo sarà fra 2 turni, nell’1-1 di Firenze). Proprio al 65′ Bigon capisce il momento difficile inserendo Rizzardi come centrale di difesa per De Napoli alzando Corradini in modo da rimanere sempre con le 3 punte ma senza mutare modulo e Baroni sarà quello più pericoloso con un sinistro al volo sventato da Cervone in area. Al triplice fischio, intanto che i risultati arrivano dagli altri campi e che Bigon, come Galli, si rendono conto che la stagione sta scivolando via troppo facilmente malgrado un campionato da onorare e una Coppa Italia da giocare intanto che Salsano elogia gli avversari al netto dell’assenza di Maradona e Bianchi si dice soddisfatto della reazione dei suoi ma alla fine un punto a testa non fa contento nessuno, sapendo che la classifica é Inter e Juventus 22 punti; Milan 21; Parma 20; Sampdoria 19; Genoa e Torino 17; Lazio 16; Atalanta, Bari, Lecce, Napoli, Roma 15; Fiorentina 14; Pisa 12, Bologna, Cagliari 10; Cesena 9…la Roma ha centrato la seconda rimonta consecutiva in trasferta dopo quella di Bergamo, ottiene il suo terzo punto lontano da casa in campionato (batoste contro Genoa, Inter, Torino, Parma, Juventus prima dell’1-1 con la Lazio e del 2-2 con l’Atalanta), ottiene il primo 1-1 a Napoli dopo 2 annate (l’anno addietro era finita 3-1 in rimonta con 2 rigori di Maradona e un perla di Careca dopo la punizione del vantaggio realizzata da Nela in apertura).

Azzurri a fine ciclo, Roma piena di rimpianti

A giugno la stagione permetterà di tirare le somme, e il bilancio non sarà totalmente positivo: il Napoli arriverà ottavo e la Roma nona (37-36) dietro a Sampdoria, Inter, Milan, Genoa, Torino, Parma, Juventus malgrado l’organico azzurro fosse tranquillamente all’altezza di difendere il tricolore ottenuto l’anno passato e Bianchi fosse arrivato con il chiaro intento di riportare i suoi ai vertici…il Napoli poi perderà la semifinale di Coppa Italia cadendo 2-0 nel finale al ritorno a Genoa avendo vinto 1-0 all’andata delle semifinali ma poi i doriani campioni d’Italia soccomberanno davanti alla Roma in finale, che facendo 3-1 in casa e 1-1 fuori (30 maggio e 9 giugno 1991), si aggiudicherà la competizione per la settima volta dopo aver perso la finale di Coppa UEFA tutta italiana contro l’Inter (sconfitta a Milano per 2-0 fra i veleni per l’arbitraggio dell’arbitro russo Spirin l’8 maggio e vittoria 1-0 nella capitale il 22) dopo aver visto Juventus-Fiorentina 12 mesi prima ma alla fine i “lupacchiotti” crolleranno anche in Supercoppa Italia, la prima giocata da loro, in casa doriana per 1-0 (75′ Mancini) il 24 agosto. La storia di Napoli-Roma ci può riservare ancora tante emozioni oltre agli enormi rimpianti anche peggiori di quel 1991 (quando la Roma giocò 3 finale per l’unica volta nella sua storia), vediamo insieme quale sarà la prossima…

Il tabellino

NAPOLI-ROMA 1-1

NAPOLI (4-4-2): G. Galli; Ferrara (cap.), Baroni, Corradini, Francini; Alemao; Venturin, De Napoli (65′ Rizzardi); Zola; Careca, Incocciati. A disposizione: Taglialatela, Telari, Mauro, Silenzi. Infortunati: Crippa. Squalificati: Renica, Maradona. Allenatore: Bigon.

ROMA (5-3-2): Cervone; Tempestilli (46′ Piacentini), Berthold, Nela, Aldair, Carboni; Di Mauro, Giannini (cap.), Gerolin (58′ Salsano); Voller, Rizzitelli. A disposizione: Zinetti, L. Pellegrini, Muzzi. Infortunati: Comi, Desideri. Squalificati: Peruzzi, Carnevale. Allenatore: Bianchi.

ARBITRO: Cornieti di Forlì.

MARCATORI: 15′ Zola (N); 65′ Salsano (R).

NOTE: Ammoniti Francini (N), Careca (N), Baroni (N) e Carboni (R), Rizzitelli (R) per gioco falloso.

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