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pianigianiSussurri, mezzi sussurri, «sceneggiature» che rimbalzano da un mese abbondante, ossia da quando l’Italia ha esaurito il suo Europeo a Lilla con la conquista del sesto posto che è valso l’approdo al preolimpico del prossimo luglio. Tutto ruota attorno alla figura di Simone Pianigiani, il coach. Resta? Dovesse far fede il contratto, non ci sarebbero dubbi visto che l’impegno con la Fip scade a settembre 2016. Quindi, al tecnico senese spetterebbero preolimpico e eventuale Olimpiade di Rio.
CONTRATTO — Non accadrà, invece. Il rapporto tra Pianigiani e la Fip al momento vive solo perché certificato da un contratto, ma di certo la sua avventura alla guida dell’Italia e di coordinatore di tutte le nazionali può dirsi conclusa. Inesistente il feeling attuale col presidente federale Gianni Petrucci che addebiterebbe al coach la mancanza del risultato all’ultimo Europeo (il sesto posto negli ambienti Fip è stato accolto con un sorriso molto ma molto stentato) e un rapporto col mondo esterno, soprattutto con i media, mai decollato facendo più volte storcere il muso ai federali. Esonero? Non si arriverà a tanto (anche per rispetto nei confronti del c.t. chiamato dall’allora presidente Fip Meneghin nel dicembre del 2009), nè crediamo ci possano essere le dimissioni. La formula migliore in questi casi sarebbe la rescissione consensuale del rapporto col classico comunicato e i ringraziamenti come da prassi. La Fip si sta giocando questa «partita» evitando di fare passi falsi, con la consapevolezza che prima si partirà ufficialmente col nuovo corso e meglio sarà per la (complessa) macchina organizzativa. Ora è tutto fermo, anche i programmi per la nuova stagione sono bloccati, in attesa del cambio di testimone. Via Pianigiani, quindi, dentro Ettore Messina. Che nei giorni scorsi a Tuttosport, alla domanda su un suo ritorno come c.t. ha risposto con un democristiano: “Vivo a distanza e non ascolto. E non è un problema all’ordine del giorno. La Nazionale ha un allenatore che ha fatto bene ed è nel mezzo di un progetto. Non si pone il problema»”.
AMICIZIA — Alla Gazzetta risulta invece che il problema si sia posto già e che tra le parti ci sia stato più di un semplice contatto, come è normale che fosse avendo la Fip deciso di “abbandonare” Pianigiani. La posizione attuale di Messina (nel ‘92 messo alla guida dell’Italia sempre da Petrucci, anche allora n°1 Fip) è nota: è l’assistente di Gregg Popovich a San Antonio, il suo contratto scade a giugno 2017. Ha dato la disponibilità al part time (che Petrucci ha sempre mal digerito, però stavolta dovrà fare di necessità virtù), anche se il prolungamento dei playoff di San Antonio complicherebbe non poco la situazione. Ma è stato individuato pure l’uomo che dovrà svolgere il lavoro di “tamponamento” in attesa del suo arrivo: è Frank Vitucci, attualmente disoccupato ma legato a Messina da un solido rapporto di stima reciproca ed amicizia, tanto è vero che in occasione del 56° compleanno di Messina il coach veneziano è volato a fine settembre a San Antonio ospite dell’amico per una settimana. “Non abbiamo mai parlato di Italia, credetemi. Di tutto, ma mai dell’Italia intesa come Nazionale”, le parole di Vitucci, blindatissimo come Messina per rispettare gli accordi di scuderia.
EVENTI – E l’organizzazione del preolimpico? L’Italia ce la farà ad averla? Nelle ultime ore sta prendendo corpo l’ipotesi che la nostra nazione potrebbe riceverla anche se all’Europa venisse affidato un solo torneo. La nostra candidatura è giudicata fortissima e in pole position. l’Italia non organizza eventi da troppi anni, 24 per la precisione (era il tempo dell’Europeo 1991 di Roma) mentre delle due potenziali avversarie una (la Germania) ha appena ospitato a Berlino un girone della prima fase dell’Europeo, l’altra (la Turchia) ha ricevuto la wild card lo scorso anno per prendere parte al Mondiale in Spagna che battè proprio l’Italia nella lotta per organizzarlo per un solo voto. Inoltre, c’è il totale appoggio del Governo Italiano che nell’ultima Legge di Stabilità ha inserito un contribuito di due milioni per l’organizzazione a Torino dell’evento. Non ci vorrà molto per conoscere le tre sedi: verranno svelate dalla Fiba il 23 novembre.

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