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GENOVA – L’effetto derby stavolta non produce disastri; la Roma dimostra di essere cresciuta e dopo la sbornia post 3-0, porta a casa altri 3 punti fondamentali in chiave Europa (sicuramente Europa League, con attenzione sul sogno Champions). A Marassi contro la Samp, Mourinho ripropone l’11 che ha annientato la Lazio anche se l’avvio è sicuramente meno travolgente del derby. La squadra però col centrocampo più folto, è piu quadrata ed ermetica, pronta poi a scatenare la furia di Abraham o gli inserimenti di Pellegrini e Mkhitaryan. La vera svolta della squadra giunta al decimo risultato utile consecutivo, viene dal Che ora vaile fasce: Karsdorp sembra tornato quello incisivo di qualche mese fa, mentre Zalewski è tutt’altra cosa rispetto a Vina; anche stavolta il giovanotto di nazionalità polacca, sforna una prova di qualità, condita dall’assist che poi dopo una deviazione di Thorsby, porterà al gol partita di Mkhitaryan, sempre a suo agio in questo stadio (da ricordare una sua tripletta contro il Genoa). Il vantaggio tra l’altro, arriva a margine di un’azione in cui toccano il pallone quasi tutti i giocatori di movimento giallorossi (tutti tranne Oliveira). Lo svantaggio non scuote i blucerchiati e la Roma continua a controllare il match, andando pure vicino al raddoppio con Abraham che prima approfitta di un errore difensivo avversario poi davanti ad Audero, non riesce a centrare la porta di sinistro. Nella ripresa Giampaolo inserisce Quagliarella per dare piu incisività all’attacco con scarsi risultati. La Roma si siede un pó rinunciando forse troppo a provare a far male davanti, eppure è Abraham a sfiorare il gol dello 0-2. Di parate di Rui Patricio nemmeno l’ombra. Vittoria essenziale per la Roma arrivata come detto al decimo risultato utile consecutivo. Ora testa a giovedì per la trasferta di Bodo che vale una semifinale europea anche se di una coppa considerata minore rispetto alla Champions. Ma visti i risultati europei delle italiane negli ultimi anni vale la pena andare in fondo a questa Conference.

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