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In una domenica dal sapore antico l’asse Roma-Genova ripropone vizi e virtù delle squadre della Capitale

ROMA – Una domenica bestiale, da vecchi tempi. Tutti in campo di domenica come non accadeva da quasi nove anni e come accadrà di nuovo mercoledì, giorno dell’Epifania. Sapore antico ha avuto anche la vittoria della Roma su una Sampdoria che gioca un calcio semplice ma efficace, come vuole il suo allenatore Ranieri.

Il gol di Dzeko è arrivato a premiare il ritmo battente con il quale la squadra di Fonseca si è meritata i tre punti. Ritmo battente e incessante come la pioggia caduta sull’Olimpico, che ha reso il campo pesante ma ha anche confermato le straordinarie capacità drenanti del prato del Foro Italico. Una vittoria fondamentale per cominciare con il piede giusto il 2021, conservando il terzo posto e tenendo a distanza le principali rivali per la zona Champions, tutte vittoriose.

Volontà e determinazione giallorossa. Proprio l’opposto rispetto a quanto fatto vedere dalla Lazio,  impegnata contro l’altra genovese. La squadra ammirata prima del lockdown non riesce a tornare, se non nelle “grandi occasioni”. Anche a Marassi è mancata quella fame e quella determinazione che, prima dei numeri di Luis Alberto o Milinkovic, avevano fatto la fortuna della formazione di Simone Inzaghi. Così l’inesauribile vena di Immobile non basta per risalire una classifica che si fa sempre più in salita.

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