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ROMA – Solo una settimana prima si festeggiava la Pasqua del 1986 mentre il mondo sta per essere sconvolto, a cominciare dall’Europa, dal disastro nucleare di Chernobyl, Whitney Houston canta “I wanna dance with somebody”, la Simac Milano sta per vincere scudetto e coppa nazionale di basket mentre il cammino in Eurolega si fermerà in semifinale dinanzi a Cibona Zagabria e Zalgiris Kaunas.

La speranza c’é

Per la ventisettesima giornata di Serie A sono previste diverse partite di cartello come Fiorentina-Juventus 2-0 (57′ Passarella, 90′ Berti), Inter-Milan 1-0 (77′ Minaudo), Napoli-Bari 1-0 (50′ Renica) e Roma-Sampdoria…torinesi e romani sono divisi da soli 3 punti in vetta (40-37 per i primi), seguite dal Napoli a 31 mentre il Milan é quarto a 30 e la Fiorentina con gli interisti sono appaiati a 27 lunghezze con il solo Torino a 28: si prevede una lunga domenica all’insegna della lotta scudetto e l’ingresso nelle coppe (per regolamento ne resterà fuori solo una dall’Europa). La Roma, in particolare, viene da 2 vittorie importanti come quelle contro la Juventus nello scontro diretto 3-0 e lo 0-1 in casa del Milan dopo aver recuperato già 5 punti ai piemontesi nel solo girone di ritorno…inoltre, i giallorossi dovranno affrontare l’Inter nei quarti di Coppa Italia mentre la Sampdoria si scontrerà con il Torino sempre nel mese di maggio (il campionato finirà a fine aprile, visto l’incombente mondiale in Messico previsto dal 31 maggio al 29 giugno) dopo essere già stata fatta fuori, al suo esordio assoluto nelle coppe europee, agli ottavi di Coppa delle Coppe dal Benfica (2-0 in Portogallo e 1-1 a Genova) mentre il cammino in campionato non é stato affatto buono e i blucerchiati hanno appena 25 punti, 3 soli in più della zona retrocessione, e non vincono dallo 0-1 a Lecce del 16 marzo (poi 0-0 con il Como) ma dopo l’ultima sosta delle nazionali hanno voglia di rendere difficile il cammino prima della Roma e poi della Juventus, che riceveranno fra 7 giorni in Liguria.

Tecnica, tattica e disponibilità

Eriksson e Bersellini, i 2 tecnici, adoperano entrambi il 4-4-2, ma mentre il primo imita il milanista Liedholm e cerca la “zona”, il secondo segue il calcio all'”Italiana” ed entrambi hanno dei giocatori da rimpiazzare…il difensore di casa Oddi è squalificato come il terzino ospite Mannini mentre l’ala Bruno Conti e l’avversario Lorenzo sono infortunati, inoltre, ai mondiali ci dovranno andare diversi effettivi, che stanno cercando di affermarsi nelle ultime giornate come gli italiani Tancredi, Nela, Ancelotti e lo stesso Conti ma nessuno di loro, tranne Conti giocherà in Messico per Bearzot, e l’eliminazione dei campioni del mondo in carica agli ottavi dinanzi alla Francia terza dietro ad Argentina e Germania Ovest significherà molto in tal senso, mentre l’ex di giornata Vierchowod e Vialli avranno il loro spazio nei pareggi per 1-1 con Bulgaria e Argentina futura vincitrice oltre al 3-2 contro la Corea del Sud e allo 0-2 con i transalpini; sul piano degli stranieri vedremo Cerezo, che sarà scartato dal Brasile all’ultimo momento a causa di un problema muscolare (i carioca saranno fatti fuori dai francesi ai quarti di finale dopo i rigori per 4-3 in seguito all’1-1 dei 120′: potevamo incontrarli noi se passavamo e avremmo potuto replicare il successo di 4 anni prima in Spagna contro una squadra tecnicamente più modesta…), Boniek uscirà agli ottavi dinanzi agli stessi brasiliani rimediando un sonoro 4-0 con la Polonia (un gol segnato, 7 subiti, una vittoria per 1-0 col Portogallo, un pari per 0-0 col Marocco, e 2 sconfitte per 3-0 e 4-0 al cospetto di Inghilterra e Brasile saranno il modesto cammino dei biancorossi), Souness si fermerà ai gironi con la Scozia (0-1 con la Danimarca, 2-1 con i tedeschi occidentali e 0-0 con l’Uruguay: eliminati subito nel quarto mondiale consecutivo) mentre Francis non si aggregherà agli inglesi, che usciranno nei quarti contro l’Argentina di Maradona per 2-1.

Equilibrio e collegamenti radio

Bersellini l’ha studiata bene, davanti ai 62.000 dell'”Olimpico” (5000 doriani) e ai presidenti Dino Viola e Paolo Mantovani (di fede laziale, dunque molto desideroso di sgambettare i romanisti): Vierchowod per il suo amico Pruzzo (compagni in giallorosso nel 1983, l’anno dello scudetto), Paganin su Graziani, Pari prende Ancelotti come Galia fa con Boniek…Eriksson, invece, si basa sulle aree di competenza, assegnando Bonetti a Francis e Righetti a Vialli intanto che Cerezo deve sempre pressare l’uscita del pallone su Souness (un concetto tecnico per noi molto semplice, nel 2021, ma che nel 1986 é una novità tattica quasi assoluta: il pressing sull’uscita della palla), Di Carlo dovrà tappare le scorribande di Salsano intanto che Gerolin avrà il compito di fermare Scanziani. Da un primo tempo con 2 squadre così preparate si otterrà solo l’ammonizione di Graziani per un fallo su Paganin e uno sterile possesso palla della Roma che non trova sbocchi grazie ad un lavoro egregio dei genovesi in fase di copertura nel frattempo che in tutta Italia si segnano solo 6 gol ma da Firenze non si hanno notizie.

Cerezo fa scoccare la scintilla

Alla ripresa ecco il giovane Tovalieri per Pruzzo, in chiaro debito di ossigeno e molto contrariato perché quasi sicuro di non andare ai mondiali malgrado un girone di ritorno con 15 gol su 17 totali al momento (andava a segno da 4 sfide consecutive) ma l’assedio dei padroni di casa non trova risultati anche per la stanchezza accumulata negli ultimi impegni (Milan, Juventus, Verona, Inter, Fiorentina)…subito Tovalieri, servito da Cerezo, viene steso al limite dell’area più dentro che fuori) ma l’arbitro Magni lascia proseguire. Al 50′ ecco che il Napoli sblocca il derby meridionale con il Bari con Renica e al 57′ lo stadio esplode alla notizia del vantaggio della Fiorentina con Passarella: ora alla Roma serve un gol per portarsi a un punto alla Juve (40-38); al 60′ Boniek, già dolorante per un problema alla caviglia, è costretto a uscire per Giannini, subito ammonito per aver steso Souness…al 72′ l’episodio che scatena definitivamente i romani, Cerezo viene colpito da Paganin a palla lontana ma sotto gli occhi di Magni, che non provvede e il brasiliano reagisce scalciando l’avversario in modo da guadagnare l’espulsione. Sembra che la Sampdoria possa approfittarne, ma al 74′ ecco la firma di Graziani che riapre il campionato: Righetti per Di Carlo, che lancia lungo dalla fascia sinistra di centrocampo verso l’area, Galia tocca di testa la palla e la mette fuori dalla portata di Bistazzoni, consentendo a Graziani di fare 1-0 di destro al volo sotto le gambe dell’estremo difensore (quarta rete per lui dopo la doppietta all’Inter e l’1-0 alla Juve senza dimenticare l’1-2 nella sconfitta a Bergamo con l’Atalanta negli ottavi di coppa nazionale successive al trionfo per 2-0 nella capitale). Al 77′ Minaudo sblocca il derby per l’Inter, al 79′ Roberto Mancini rileva Pagnin per tentare l’assalto attraverso un deliberato 4-3-3 molto sterile (Pari va a fare il terzino destro con Scanziani-Souness-Salsano in mezzo e Mancini-Vialli-Francis davanti) e al 90′ Berti chiude la porta in faccia alla Juve siglando il 2-0 della Fiorentina…a 3 turni dal termine i bianconeri comandano la vetta a 40 punti mentre la Roma é a 39 dopo aver battuto la Sampdoria (uscita con 2 pari consecutivi dalla capitale: sempre 1-1 dopo l’1-0 del 30 gennaio 1983 firmato da Iorio nell’anno del tricolore), ha ripreso 7 punti agli avversari con una tornata da record e nelle ultime 3 settimane ha un calendario teoricamente più agevole: trasferta a Pisa, in casa con il Lecce già retrocesso (14 sconfitte su 14 trasferte) e in casa del Como mentre i piemontesi si misureranno con la Samp fuori casa per poi ricevere il Milan e chiudere a Lecce. Il campionato appare più vivo che mai in un continuo colpo di scena…

Gioia in coppa, delusione in campionato

A fine mese la Roma si mangerà le mani per uno scudetto perso con 2 sconfitte nelle ultime 2 giornate: dopo aver rimontato per 2-4 a Pisa ed aver agganciato la Juve, i lupi soccomberanno 2-3 in casa con il Lecce (prima vittoria in Serie a nella storia dei pugliesi, al loro primo anno di tale campionato) e 1-0 a Como mentre i sabaudi impatteranno 0-0 a Genova per poi superare 1-0 il Milan e 3-2 il Lecce in puglia (sempre 3-2 e sempre il Lecce, davvero irriverente)…risultato? Juventus campione d’Italia a 45 punti e Roma a 41 seconda mentre la Sampdoria chiuderà al dodicesimo posto alle spalle di Juventus, Roma, Napoli, Torino, Fiorentina, Inter, Milan, Atalanta, Como, Verona, Avellino con sole 27 lunghezze (+4 sulle retrocesse); in Coppa Italia la Roma, che si potrà consolare con il terzo titolo di capocannoniere del campionato italiano ottenuto da Pruzzo (19 firme di cui 17 nel girone di ritorno), vero antagonista di Platini in quel periodo (si spartiranno la palma di migliore goleador della lega equamente: nel 1981, 1982 e 1986 vincerà il centravanti giallorosso mentre nel 1983, 1984 e 1985 toccherà al francese dei sabaudi), vincerà la sua sesta edizione proprio in finale a danno della Sampdoria (2-1 per i genovesi in Liguria e 2-0 con l’ultimo timbro di Cerezo in maglia capitolina prima di passare proprio alla Samp in un gioco del destino davvero beffardo…) inaugurando una rivalità sportiva che si sfogherà negli anni a venire, in occasione della Coppa Italia 1990/91 e la Supercoppa Italia 1991 oltre a sfide sentitissime fra 2 club di ottimo livello e che vivranno i loro anni migliori proprio sotto le presidenze di Viola e Mantovani. Al prossimo Roma-Sampdoria…rivalità senza tempo soprattutto a livello territoriale.

Il tabellino

ROMA-SAMPDORIA 1-0

ROMA (4-4-2): Tancredi, Gerolin, Bonetti, Righetti, Nela; Boniek (60′ Giannini), Cerezo, Ancelotti (cap.), Di Carlo; Graziani, Pruzzo (46′ Tovalieri). A disposizione: Gregori, Lucci, Desideri. Infortunati: B. Conti. Squalificati: Oddi. Allenatore: Sormani – D.T. Eriksson.

SAMPDORIA (4-4-2): Bordon; Paganin (79′ R. Mancini), Vierchowod, Pellegrini (cap.), Galia; Scanziani, Pari, Souness, Salsano; Francis, Vialli. A disposizione: Bocchino, Veronici, Aselli, Matteoli. Infortunati: Lorenzo. Squalificati: Mannini. Allenatore: Bersellini.

ARBITRO: Magni di Bergamo.

MARCATORI: 74′ Graziani.

NOTE: Espulso Cerezo (R) al 72′ per fallo di reazione su Vialli. Ammoniti Graziani, Giannini (R).

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