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Biancocelesti dilaganti nella notte della prima in campionato di Eusebio Di Francesco da tecnico doriano: La punta fa doppietta e vola a 101 gol in Serie A, di Correa l’altra rete

GENOVA – Eusebio Di Francesco deve ringraziare di cuore Emil Audero, poiché senza di lui il suo debutto in campionato da tecnico della Sampdoria sarebbe passato agli annali con una sconfitta epocale. La Lazio passeggia a Marassi, travolge la Sampdoria sotto il piano del gioco e del punteggio, che appare invero alquanto stretto nonostante sia già sufficientemente tondo (0-3).

Al Ferraris va in scena un monologo dei biancocelesti, che possono contare sulla forza di un vissuto ancora sconosciuto per la Samp, ai primi passi di un progetto tecnico profondamente diverso rispetto all’era Giampaolo. Diventa persino complicato individuare fino in fondo i meriti di una Lazio straripante e i demeriti dei padroni di casa, troppo brutti per essere veri.

Sono invece veri, verissimi, gli assi di Simone Inzaghi: Luis Alberto e Milinkovic-Savic in formato extralusso, Lazzari subito calato a meraviglia nella nuova realtà, anche se a prendere la copertina sarà la doppietta di Ciro Immobile, che avrebbe avuto materiale per iniziare la stagione con un poker e sfonda il muro di quota 100 gol in A.

IMMOBILE FA 100 Sarà il ritardo di preparazione, sarà il caldo di agosto, ma dei principi sbandierati da anni da Di Francesco – pressing alto, triangoli tra intermedi ed esterni per far risalire il pallone, attacco costante della profondità – se ne vedono pochissimi in un primo tempo in cui la Lazio fa la partita dall’inizio al duplice fischio di Rocchi, impegnato nel primo atto della sua ultima stagione in Serie A. I capitolini piantano le tende nella metà campo doriana, riuscendo anche ad aggredire prontamente il primo possesso blucerchiato quando perdono palla ai 20 metri.

La prima mezz’ora è un campionario di occasioni laziali, con un repertorio tanto vasto quanto impreciso: sassata dal limite di Milinkovic-Savic su cui si supera Audero, altro miracolo del portiere scuola Juve su un destro secco di Immobile lanciato da un filtrante illuminato di Lazzari, colpo di testa di poco a lato di Luis Alberto, quindi un’occasione colossale sprecata da Immobile in un duetto di ripartenza con Correa. A suon di spallate, il fortino Samp è destinato a mostrare qualche crepa. Milinkovic-Savic alza la mira su cross di Lulic.

Al sesto tentativo la Lazio passa: Luis Alberto è furbo nel battere in fretta una punizione ai 45 metri, lancio a scavalcare la difesa doriana, Immobile parte sul filo del fuorigioco – lunghissimo il riesame Var – e scavalca Audero con un delizioso pallonetto mancino: 100 gol in A per l’attaccante laziale.

LA LAZIO DILAGA – Come improvvisamente svegliata dal torpore, la Sampdoria si iscrive al match. Le soluzioni da lontano di Gabbiadini e Quagliarella, unici timidi tentativi di far male a Strakosha prima del vantaggio laziale, sono nulla in confronto alla chance creata in prima persona da Vieira, bravo a sfondare dal centro-destra per sfogare il mancino all’ingresso in area: decisivo il riflesso di Strakosha.

Si rientra in campo dall’intervallo e le buone azioni della Samp restano da qualche parte nella pancia del Ferraris. La Lazio sfiora in due occasioni il raddoppio: nella prima Audero rischia il clamoroso autogol su retropassaggio di Murillo, nella seconda è strepitoso nel murare Immobile, lanciato da Milinkovic. Si fa viva anche la squadra di Di Francesco, anche se con una soluzione estemporanea, una staffilata mancina di Gabbiadini che esalta il colpo di reni di Strakosha. Non può durare, e non dura.

Luis Alberto soffia la sfera a Bereszynski e vola verso la porta, ma non ha la gamba di Immobile. Decide quindi di frenare, rifiatare e aspettare il rimorchio dei compagni: il primo è Correa, pescato in maniera sublime dallo spagnolo. Diagonale del raddoppio e niente esultanza per “el Tucu”, che proprio da queste parti conobbe la Serie A nella sua prima esperienza italiana. Il tris arriva presto, con Milinkovic-Savic che sventaglia alla cieca da centrocampo pescando Immobile, un’idea meravigliosa che viene premiata da un pizzico di fortuna: il 17 laziale vince il rimpallo con Murillo, svirgola la conclusione e con questo errore mette a sedere Audero, battuto col sinistro. La Lazio insiste, il portiere blucerchiato fa altrettanto, negando il poker a Milinkovic-Savic e Correa. La Samp può salvare soltanto lui, la Lazio si gode un esordio impeccabile.

SAMPDORIA-LAZIO 0-3 (0-1)
Sampdoria (4-3-3): Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Murru; Linetty (21′ st Leris), Ekdal, Vieira; Gabbiadini (31′ st Bonazzoli), Quagliarella, Caprari (21′ st Jankto). All.: Di Francesco
Lazio (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi (25′ st Vavro), Radu; Lazzari (20′ st Marusic), Milinkovic-Savic (32′ st Cataldi), Parolo, Luis Alberto, Lulic; Immobile, Correa. All.: Inzaghi
Arbitro: Rocchi
Reti: 37′ pt e 17′ st Immobile, 11′ st Correa
Ammoniti: Ekdal, Murru; Lazzari, Acerbi
Recupero: 2′ e 2′

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