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ROMA – Che la Roma fosse in palla lo aveva dimostrato anche il match col Sassuolo di 7 giorni fa dove la vittoria era sfuggita solo per merito dell’esimio signor Maresca mandato all’Olimpico a dirigere una partita e non a fare i danni che poi lo stesso ha generato. Nessuno però si sarebbe aspettato al Dall’Ara, una squadra monstre capace di annichilire il Bologna, rimaneggiato si ma impotente davanti a cotanta bellezza e supremazia. Eppure la prima azione pericolosa la porta proprio la compagine di Mihajlovic con Palacio bravo ad infilarsi tra le maglie dei difensori romanisti ma non altrettanto a superare Pau Lopez molto reattivo nell’occasione. Da qui monologo giallorosso: Spinazzola imbeccato da Mkhitaryan, il migliore in campo per distacco, mette un pallone dentro comodo comodo per Dzeko che si fa anticipare da Poli che però non può far altro che infilare la sua porta. Nemmeno il tempo per il replay che il bosniaco fa 0-2 con una girata di sinistro dopo un dribbling su Danilo in area di rigore. Palla al centro e Pellegrini fa 0-3 su assistenza di Dzeko. Per il Bologna l’inizio di partita diventa un incubo e Dzeko spreca per 2 volte il poker (il secondo errore di testa è clamoroso). La squadra di casa non riesce a rialzarsi ma viene aiutata da Cristante che spinge nella propria porta un pallone innocuo crossato da Barrow. 1-3 e Roma che potrebbe subire il contraccolpo psicologico. Ma questa è la giornata del tutto bene per la Roma che trova il quarto gol con un’azione da manuale del calcio prodotta da Dzeko, rifinita da Mkhitaryan per l’accorrente Veretout che infila l’esordiente Ravaglia che sicuramente avrà sognato tutt’altro debutto. Prima dell’intervallo la squadra ospite cala il pokerisso: Karsdorp ancora imbeccato da Dzeko se ne va a Mbaye mette in mezzo per Mkhitaryan che tutto solo infila ancora il portiere ex Gubbio e Sud Tirol. 1-5 incredibile che manda su tutte le furie Mihajlovic che rivolta la propria squadra come un calzino nell’intervallo, anche se la ripresa è pura accademia: la Roma spreca tutto quello che Mkhitaryan crea, soprattutto con Borja Mayoral che potrebbe segnare in più di un’occasione e colpisce pure un palo su imbeccata stavolta di un sempre più positivo Karsdorp. Giusto il tempo di vedere 2 gol annullati dal Var (1 per parte) e una distribuzione a vanvera di cartellini da parte dell’arbitro con tanto di rosso a Dominguez poi trasformato in giallo dal Var e tutti sotto la doccia. La Roma che non segnava 5 gol in un tempo dagli anni 30 che s’impone di potenza in un campo molte volte ostico per i colori giallorossi, in attesa di tentare giovedì in casa col Torino, di proseguire il buon momento tra campionato ed Europa League.

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