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VERONA – Mancano appena 2 settimane al Natale del 1988 e mentre il freddo investe tutta l’Italia, l’Europa sta andando speditamente verso la riunificazione fra blocco capitalista e comunista, il calcio italiano sembra finalmente arrivato al punto di riprendersi la vetta delle coppe internazionali, potendo vantare molti dei migliori campioni del mondo al suo interno nella prima stagione con 34 giornate, 18 squadre e 3 stranieri per ogni club.

Calendario fitto e domenica interessante

A causa delle olimpiadi di Seul previste fra l’8 settembre e il 2 ottobre, il campionato era ripreso solo il 9 ottobre mentre a settembre stesso erano partite le competizioni ad eliminazione diretta e siamo giunti alla nona giornata quando si presenta una classifica particolare, con l’Inter a 15 punti, Napoli a 13, Juve e Samp 11, Atalanta e Milan 10, Roma 9, Fiorentina e Lazio 8, Pescara e Torino con Verona 7, Como 6, Cesena con Ascoli e Lecce a 5, Pisa a 4, Bologna 3…si prospettano match molto importanti come il derby Milan-Inter 0-1 (26′ Serena), Juventus-Sampdoria 0-0, Atalanta-Pisa 1-0 (37′ Fortunato), Roma-Como 1-0 (21′ Giannini), Fiorentina-Pescara 3-2 (33′ Edmar; 36′ Pellegrini, 43′ rig. Baggio; 45′ Junior; 67′ Baggio), Lecce-Lazio 1-0 (60′ Baroni), Bologna-Torino 2-0 (6′ e 18′ Poli), Ascoli-Cesena 1-1 (66′ Aseli; 72′ Giovannelli) ma la sfida che, assieme agli scontri diretti e alla stracittadina milanese sta occupando la scena maggiormente é Verona-Napoli, una partita con 40.000 spettatori presenti tra i quali 10.000 napoletani e che negli ultimi anni ha fatto parlare di sé non solo per i violentissimi scontri fra tifosi o per la rivalità che intercorre fra le curve soprattutto a livello territoriale, ma anche per lo scudetto vinto dai veronesi nel 1985 e per quello azzurro nel 1987; lo scorso 24 aprile 1988, invece, la definitiva crisi del Napoli lanciato alla conquista del bis-tricolore venne fuori definitivamente dopo Verona-Napoli 1-1…stavolta i partenopei, reduci dal pareggio per 0-0 in casa con il Bordeaux (vittoria per 0-1 in Francia all’andata) nel ritorno degli ottavi di Coppa UEFA e a marzo dovranno affrontare la Juventus in uno scontro fratricida nel turno seguente. Sappiamo anche che tutte e 2 sono ancora impegnate in Coppa Italia, dove a settembre hanno superato entrambi i gironi (il primo a 6 squadre, il secondo a 4) per poi tornare in campo a gennaio: ai quarti il Verona uscirà contro il Pisa (vittoria 2-1 in casa e sconfitta 1-0 al ritorno con rete di Incocciati all’85’) mentre il Napoli se la vedrà con l’Ascoli (un bel 3-0 in Campania e sconfitta ininfluente 3-1 nelle Marche.

Difficoltà di formazione e pochi nazionali

Siamo in un momento intenso del campionato e la situazione delle 2 formazioni ce lo dimostra: se il Verona del patron Fernando Chiampan e del mister Osvaldo Bagnoli deve rinunciare solo al centrocampista Bruni potendo far affidamento sul solito 4-4-2 basato sul controgioco e il “catenaccio” all’italiana, il Napoli del presidente Corrado Ferlaino con il tecnico Ottavio Bianchi ha molti più problemi a causa del fatto che il difensore Bigliardi con il regista brasiliano Alemao e il centrocampista Romano sono infortunati a vario titolo oltre al fatto che 2/3 dell’attacco titolare sono indisponibili, ovvero il bomber carioca Careca per guai muscolari e il nazionale Carnevale squalificato al punto che Bianchi dovrà ripiegare su un modulo inedito come il 5-4-1 “a rombo” avendo un collettivo tutto italiano ad eccezione del capitano Maradona, che la prossima estate giocherà una modesta Copa America concludendola al terzo posto dietro a Brasile (in cui ci sarà Alemao ma non Careca) e Uruguay insieme al mediano gialloblù Troglio e all’attaccante Caniggia intanto che l’esterno tedesco occidentale Berthold aveva raggiunto la medaglia di bronzo agli ultimi europei perdendo 2-1 la semifinale in casa contro gli olandesi futuri campioni…capitolo a parte meritano i nazionali italiani, dato che all’europeo in Germania Ovest concluso in semifinale 2-0 contro l’URSS che perderà la finale con lo stesso risultato vedrà in campo Ferrara, Francini, Fusi, De Napoli oltre all’infortunato Romano mentre alle Olimpiadi di Seul, dove andremo fuori per mano della stessa URSS per 3-2 ai supplementari e finiremo da quarti alle spalle di Brasile, sovietici e tedeschi occidentali, ci saranno Iachini con Giuliani, Ferrara stesso, Crippa.

Equilibrio all’intervallo

Le marcature sono quelle previste, sapendo che sia Bagnoli che Bianchi si basano proprio su questo aspetto: Iachini-Maradona, Pioli-Giacchetta, Troglio-Fusi, Bortolazzi-Crippa contro Francini-Caniggia, Ferrara-Galderisi, Corradini-Pacione, Carannante-Bortolazzi, De Napoli-Berthold con Cervone e Bonetti da un lato contrapposti a Giuliani e Renica a fare gioco (come sempre restano fuori da compiti di ripiego solo portieri e liberi). In apertura ci pensa Galderisi a spaventare gli avversari con un destro finito fuori di poco su lancio di Bortolazzi dalla trequarti, poco dopo Giuliani blocca a terra una punizione di Bortolazzi col destro dai 30 metri, poi ci pensa Volpecina a servire ancora Galderisi, il quale crossa per Pacione di testa ma l’ex di turno Giuliani é sveglio ancora riuscendo a ribloccare la sfera, ancora pacione manda fuori di testa da corner dello stesso Volpecina. Il Napoli si fa vedere la prima volta verso il 30′ con mancino di Renica parato da Cervone…gli azzurri capiscono che devono iniziare a spingere, sopratttutto perché al 26′ Serena aveva sbloccato la gara a Milano e il distacco era salito a +3 (17-14) ma ancora il Verona si fa vivo con Berthold che crossa in area trovando l’uscita di Giuliani in anticipo su Galderisi prima che Pacione costringa ancora Giuliani a distendersi sulla sua sinistra; poco dopo Iachini, marcatore di Maradona quasi impeccabile, riesce a favorire l’uscita di Cervone coprendo col corpo l’avversario sudamericano in occasione di un filtrante del giovane Giacchetta…all’intervallo sta vincendo l’Inter a Torino resiste lo 0-0 e l’Atalanta si é portata in vantaggio con Fortunato al 37′ e il Napoli non può più aspettare, deve alzare il baricentro malgrado i tanti degenti o la stanchezza accumulata in coppa.

Crippa e Giuliani si prendono i 2 punti

Nella ripresa vediamo Maradona guadagnarsi l’ennesimo fallo di Iachini (curiosi il fatto che la spina dorsale del Verona fosse formata da 2 attuali allenatori come Pioli e Iachini): su punizione Renica scaglia di mancino sul palo destro da 30 metri e sulla respinta ecco lo 0-1 di Crippa di testa a porta vuota al 53′ (per il mediano é il primo gol stagionale e a fine anno, contando pure quello del prossimo 29 gennaio nel 4-1 casalingo con l’Ascoli, saranno 2) riportando la classifica sul 17-15 per l’Inter. Il Verona reagisce subito ma Caniggia si fa ammonire per un fallo di reazione su Carannante dopo che lo stesso gli aveva dato un calcio…verso il 65′ Maradona tenta di sorprendere Cervone con un pallonetto di sinistro dai 25 metri ma l’estremo difensore alza sopra la traversa e al 69′ Neri rimpiazza Giacchetta (in panchina ci sarebbe solo Filardi ma é a mezzo servizio oltre al secondo portiere Di Fusco e ai primavera Di Rocco con Buonocore) lasciando tutto invariato ma al 77′ Crippa si fa fischiare un fallo su Pacione e dalla punizione seguente l’arbitro triestino Baldas concede rigore per un fallo in mischia di Renica su Galderisi facendo pensare che il Napoli non riesca ad onorare la tradizione che lo vede quasi sempre vincente in maglia rossa ma prima Crippa si fa espellere allo stesso minuto per un colpo proibito a palla lontana a danno di Neri, poi dal dischetto Giuliani si allunga sulla destra deviando in corner il destro incrociato del centravanti di casa (stessa parata nella stessa porta dove lo stesso portiere aveva parato un rigore a Maradona all’86’ di Verona-Napoli 3-0 di domenica 12 aprile 1987); all’81’ Berthold viene espulso per aver spintonato ferrara a palla scaricata, al terzino sono saltati i nervi e non sarà l’unica volta in carriera contro il Napoli (riaccadrà domenica 18 maggio 1991 a Roma-Napoli 1-1 sempre in un alterco con Ferrara) e nel finale c’é ancora tempo per una parata di Giuliani su incornata di Pacione. Al triplice fischio il Napoli riesce ad espugnare Verona per la prima volta dal 26 marzo 1978 (sempre 0-1 ma firmato da Pin al 38′), rimane vicino all’Inter e resta secondo sfruttando il pari di Juve-Samp, allunga il bilancio a 6 vittorie (1-0 all’Atalanta, 8-2 al Pescara, 1-0 a cesena, 5-3 sul campo della Juve, 4-1 al Milan, 2-0 ala Fiorentina), un pari (1-1 con la Lazio) e una sconfitta (1-0 a Lecce) intanto che il Verona ammonta a un trionfo (2-1 col Lecce all’esordio) con 5 pari (2-2 a Bergamo, 0-0 con l’Inter, a Pescara e col Como oltre all’1-1 dinanzi al Torino) insieme alle 2 sconfitte (1-2 col Milan e 1-3 sul campo della Lazio)…il campionato ha ancora molto da dire.

Primavera agrodolce

A fine giugno il Verona si piazzerà undicesimo dietro a Inter, Napoli, Milan, Juventus, Sampdoria, Atalanta, Fiorentina, Roma, Lecce, Lazio mentre il Napoli arriverà secondo, appunto, dietro all'”Inter dei record” (58 punti su 68 disponibili e conto finale di 58-47 per i nerazzurri con la sfida decisiva giocata domenica 28 maggio 1989 e conclusa 2-1 in rimonta a Milano) perdendo pure la finale di Coppa Italia 1-4 (vittoria 1-0 in casa il 7 giugno e sconfitta 4-0 sul neutro di Cremona il 28) contro la Sampdoria mentre l’unica gioia arriverà dalla vittoria in Coppa UEFA (unico trofeo internazionale, ad oggi, dei campani) vinta contro lo Stoccarda per 5-4 nel totale (2-1 il 3 maggio in casa e 3-3 in Germania Ovest il 18) sapendo pure che Careca farà 19 gol a pari merito con Van Basten ma arriveranno secondi in classifica cannonieri dopo i 26 timbri dell’interista Serena…fine del viaggio nel passato di Verona-Napoli, unica gara prevista alle 15 della prossima domenica, via allo spettacolo!!!

Il tabellino

VERONA-NAPOLI 0-1

VERONA (4-4-2): Cervone; Berthold, Bonetti, Pioli, Volpecina; Bortolazzi, Troglio, Iachini, Caniggia; Galderisi, Pacione (cap.). A disposizione: Zuccher, Marangon, Terracciano, Soldà, Gasparini. Infortunati: Bruni. Allenatore: Bagnoli.

NAPOLI (5-4-1): Giuliani; Francini, Ferrara, Renica, Corradini, Carannante; Fusi; Crippa, De Napoli; Maradona (cap.); Giacchetta (69′ Neri). A disposizione: Di Fusco, Filardi, Di Rocco, Buonocore. Infortunati: Bigliardi, Alemao, Romano, Careca. Squalificati: Carnevale. Allenatore: Bianchi.

ARBITRO: Baldas di Trieste.

MARCATORI: 53′ Crippa.

NOTE: Al 78′ Giuliani (N) ha parato un rigore a Galderisi (V). Espulsi al 78′ Crippa (N) e all’81’ Berthold (V) per gioco falloso. Ammoniti Caniggia (V) e Carannante (N) per scorrettezze reciproche.

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