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Nella serata dell’addio alla Lazio di Miro Klose, la Lazio cade in casa contro la Fiorentina, in una gara che diventa presto l’emblema della tormentata stagione laziale. Sotto la pioggia battente dell’Olimpico termina 4-2 per i viola, bravi a ribaltare il vantaggio laziale ad inizio primo tempo e a sfruttare gli svarioni della difesa di Inzaghi.

Eppure la Lazio mette il turbo a inizio gara e dopo 2 minuti già esulta. E’ Lulic a prendersi gli applausi, con un bolide da fuori area che finisce sotto l’incrocio. Sembra l’inizio di una serata di festa, ma i biancocelesti tirano il freno a mano e la squadra di Sousa prende campo. Dopo qualche azione pericolosa Vecino pareggia al 31’, poi dopo 7 minuti Bernardeschi porta in vantaggio la Fiorentina su un delizioso assist di Tello. Ma non è finita qui, perché prima che Manganiello fischi la fine del primo tempo, Tello scappa via in contropiede e solo davanti a Marchetti fa 3-1.

Nella ripresa solo Keita sembra lucido e prova a salvare la faccia. Ma la Lazio pare già in vacanza e il 4-1 di Vecino è solo la figuraccia finale di una stagione maledetta, nata sotto una cattiva stella e tramontata senza ambizioni. Eppure lì davanti ci sarebbe un Klose che vorrebbe chiudere dignitosamente una carriera straordinaria, magari con un gol che lo renderebbe lo straniero più prolifico della storia bianconceleste. E quel gol arriva, su rigore al 72’, con l’ovazione di uno stadio che impazzisce per il suo campione. La Lazio sta perdendo 4-2, ma il pubblico si infiamma come nei giorni migliori. Nei minuti finali la Lazio si riversa in avanti e sia Keita che Milinkovic (subentrato a Cataldi) sfiorano il gol a Lezzerini battuto. Rete che la squadra di Inzaghi meriterebbe, soprattutto dopo la giocata di Lulic nel finale, che elude l’intervento di Roncaglia con un tunnel e poi trova davanti a sé un monumentale Lezzerini ad impedirgli la rete. C’è gloria anche per Mauri negli ultimi minuti, premiato ad inizio gara per le 300 gare in maglia laziale. Anche per lui probabilmente sarà addio a fine stagione. L’ultima notte per molti, il sipario su un campionato da dimenticare.

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