Condividi l'articolo

Il Real Madrid di Carlo Ancelotti conquista la supercoppa di Spagna. I blancos per conquistare il trofeo hanno dovuto sconfiggere prima il Barcellona in semifinale e poi l’Athletic Bilbao in finale.

La Semifinale

Il Real si aggiudica “el clasico” ai supplementari. Sblocca il risultato Vincius Jr, risponde Luuk De Jong, dopo il talento delle merengues, guidato dalla classe di Benzema sale in cattedra, il francese regala giocate, colpisce un palo con il sinistro, poco dopo ci riprova col destro ma Ter Stegen respinge con un colpo di reni, Carvajal raccoglie e ripropone per il proprio “nueve” che stavolta con una zampata firma il 2-1. L’Orgoglio Blaugrana cerca di ribaltare il fronte, gli uomini di Xavi insistono fino a trovare il 2-2 con un colpo di testa di Ansu Fati. Ancelotti nei supplementari decide di abbassare il baricentro per poter sfruttare le caratteristiche della propria squadra in contropiede. La lettura si conferma giusta: Casemiro ribalta il fronte con una progressione palla al piede fino ad arrivare allo scarico per Rodrygo sulla destra che mette in mezzo verso Vinicius, il brasiliano vede Valverde posizionato meglio alle sue spalle e lo libera con un elegantissimo velo, il centrocampista uruguagio spinge in rete e porta in finale i suoi.

La Finale

Il Bilbao dopo aver vinto in rimonta la semifinale contro uno spento Atletico Madrid si presenta a Ryad per la finale. I blancos la gestiscono comodamente sin da subiti portandosi in vantaggio con un destro a giro di Luka Modric, il raddoppio arriva su un rigore trasformato da Karim Benzema. L’unica apprensione per gli uomini di Ancelotti è stata scaturita dal rigore concesso ai baschi per una mano di Militao che è stato anche espulso.

Vincere aiuta a vincere

Il real è primo in Liga, ha vinto la Supercoppa e ha il PSG da affrontare agli ottavi di Champions League. La squadra è solida dietro e letale davanti. Courtuois sta dimostrando di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo. Mendy e Caravajal(o Lucas Vazquez) si dimostrano sempre più affidabili in fase di contenimento e sempre più preziosi quando c’è da spingere. I centrali hanno trovato la loro chimica, nonostante siano due ex terzini stanno rendendo su livelli altissimi. Il centrocampo è iconico e non ha bisogno di presentazioni. Il curriculum di Kroos, Modric e Casemiro parla abbondantemente per loro, inoltre l’inserimento graduale di giovani talentuosi come Camavinga e Valverde concede respiro ai titolari e permette una crescita serena e costante dei giovani. L’attacco guidato dall’esperienza e la classe di Benzema si dimostra letale, Vinicius è uno dei talenti più brillanti al mondo, Rodrygo gioca sempre meglio e Asensio sta tornando quello dei tempi di Zidane.

Lascia un commento