Due gol all’Udinese e una buona prestazione, Pioli ritrova la sua Lazio? Il tecnico biancoceleste risponde così ai microfoni di Mediaset Premium: “Credo che dobbiamo guardare avanti perché indietro non si può, ci si fa del male e abbiamo tanto da dire in questo campionato, abbiamo l’Europa League e ci si dimentica troppo in fretta di quello che abbiamo fatto l’anno scorso. Oggi abbiamo affrontato un avversario molto difficile, lottato pallone su pallone e vinto con merito una partita combattuta”. Il mister emiliano continua la sua analisi: “Abbiamo fatto la partita che dovevamo, potevamo avere più ritmo nel primo tempo ma non era facile, loro ci aspettavano e chiudevano gli spazi”. Intuizione geniale nella sostituzione nei cambi, Felipe Anderson e soprattutto Matri si sono rivelati decisivi: “Nei duelli sapevamo di avere giocatori di qualità, Matri si è fatto trovare pronto all’appuntamento da centravanti vero qual è, in un momento in cui abbiamo qualche problema. Con gli infortuni è chiaro che le cose si sono fatte più difficili, ma abbiamo tutte le carte in regola per dire la nostra anche quest’anno”. Una vittoria che porta la firma dei senatori, i giocatori più esperti non hanno fallito: “C’era Keita che è un ’95, Cataldi e Hoedt che sono del ’94. Poi è chiaro che ci sono momenti più idonei per inserire i giovani e i nuovi arrivati e altri in cui è corretto e più giusto affidarsi a chi conosce bene le situazioni perché il momento non era facile, la sconfitta di Leverkusen e anche quella col Chievo sono state due belle bastonate”. La risposta dalla squadra oggi però è arrivata: “La squadra ha saputo soffrire, le partite si decidono dagli episodi e noi abbiamo avuto le capacità di stare dentro la partita”. Sulle uscite dal campo di Candreva e Lulic: “Non hanno fatto una prestazione sottotono, ma ho tante possibilità e ho ritenuto giusto mettere gente fresca che potesse darci un contributo. Loro due sono stati bravi, come tutti gli altri che hanno saputo soffrire e tenere in equilibrio la squadra contro un avversario contro cui non è facile giocare e che darà fastidio a molte squadre”.
Il tecnico biancoceleste prosegue la sua disamina ai microfoni di Sky Sport 24: “I cambi non sono stati dovuti a prestazioni insufficienti: ho tante alternative, vedevo che serviva presenza in area e più freschezza. Credo che la partita sia stata interpretata bene, in un momento delicato e contro un avversario difficile, possiamo crescere ma ho visto atteggiamenti e ricevuto sensazioni positive. Questo risultato ci deve dare morale, non possiamo più guardarci alle spalle: abbiamo le capacità per dimostrare che saremo competitivi in tutte le partite, giovedì saremo subito impegnati e pensiamo a quella partita”. Su Matri poi: “Ha una buona condizione generale ma gli manca il ritmo quindi fa fatica, però l’abbiamo preso per questo motivo, è un attaccante importante: sono contento dei gol realizzati, si è messo a disposizione della squadra con grande voglia e attenzione. Poi sa anche lui che la condizione deve migliorare e lo farà sicuramente”. Sul ruolo di Keita: “Sicuramente come attaccante centrale da solo, soprattutto quando ha pochi spazi, può essere più complicato per lui: credo però che abbia le qualità per giocare in qualsiasi ruolo del settore offensivo, soprattutto ora che sta dimostrando una maturazione rispetto all’anno scorso, quando è stato per parecchio tempo arrabbiato. Adesso è un giocatore più completo, con grandi potenzialità, ma deve continuare su questa strada perché non bastano due settimane buone, ne servono tante a questi livelli”. E infine su Felipe Anderson: “Non farlo giocare non vuol dire metterlo in discussione: abbiamo tanti giocatori di valore e devo scegliere chi mi dà garanzie, ho grande fiducia nelle sue qualità ma è un ragazzo giovane che deve completare la sua maturità a tutti i livelli. Avrà le sue occasioni come tutti gli altri per dimostrare le sue capacità, spero che da stasera ricavi un po’ di fiducia”.
Il tecnico emiliano ha poi commentato il match anche ai microfoni di Lazio Style Channel: “È un momento delicato, mi è piaciuta la voglia della squadra di fare la partita, la consapevolezza di avere delle qualità importanti. Bisogna sapere che abbiamo dei valori e che bisogna stare nella partita con attenzione, l’imprevisto può esserci sempre ma tocca essere forti a livello mentale. Abbiamo affrontato un avversario forte, abbiamo avuto la lucidità di attendere il momento opportuno per ferirli. Ci sta andare in difficoltà, ma dobbiamo sempre avere la consapevolezza delle nostre qualità per giocarcele tutte dall’inizio alla fine. Io faccio l’allenatore, i giocatori sanno che ho fiducia in tutti. È vero però che devo operare delle scelte schierando i giocatori che di volta in volta vedo più adatti per scendere in campo. Un cambio non va preso come una punizione, così come una panchina. Starà a loro farsi trovare pronti”.